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Ritorno alla normalità tra mascherine e frecce per salire e scendere dalla tramvia

Ecco come si mostra Firenze nei primi giorni di Fase 2. Aumentano bus e treni: il 4 maggio sono stati 27 mila gli utenti che hanno utilizzato uno dei circa 360 treni regionali in servizio

Una Firenze poco affollata quella dei primi giorni della fase2. Le serrande iniziano ad alzarsi, qualcuno ne approfitta per sistemare il negozio in vista della riapertura, alle fermate di bus e tramvia il personale incaricato controlla che le fasi di salita e discesa avvengano con ordine.   

panificio

Tante le persone che hanno scelto la bicicletta per muoversi in centro. Qualcuno ha  addirittura tirato fuori i pattini dalla soffitta.

Firenze in pattini

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La stazione di Santa Maria Novella non è quell’andirivieni continuo di persone e viaggiatori cui eravamo abituati. Non ci sono trolley che cercano spazio tra un pendolare alle prese con il ritardo del proprio treno sul tabellone, un uomo d’affari al telefono che discute del prossimo bussines plan e una studentessa che racconta alla madre come è andato l’esame all’università. Oggi è un’altra storia. La stazione è semi deserta, non ci sono i pendolari dell’orario di punta, non esiste più neppure “l’orario di punta”. È una gigantesca struttura, suggestiva nella sua imponenza. Solo la presenza del personale Trenitalia e Polfer ci ricorda che ci troviamo all’interno di un hub ferroviario nevralgico per gli scambi del centro Italia che accoglie circa 160 mila visitatori al giorno a cose normali, quando ‘Covid’ al massimo poteva riferirsi al nome di uno dei cattivi della Marvel.

stazione santa maria novella fase 2

Oggi il flusso è nettamente minore. Nel primo giorno di ripartenza comunque sono stati oltre 27 mila gli utenti che hanno utilizzato uno dei circa 360 treni regionali in servizio in questa nuova fase dell’emergenza con un riempimento medio di circa il 15% (la capienza massima dei treni inquesta fase è del 50%). Con l’inizio della fase 2 infatti l’offerta ferroviaria toscana è aumentata rispetto a quella ridotta al 30% delle settimane di lockdown e nelle prossime settimane aumenterà ancora anche in base alle richieste pervenute dai pendolari.

Come prevedibile le tratte più frequentate sono state quelle sulle direttrici Arezzo-Valdarno-Firenze, Pisa-Empoli-Firenze e Pistoia-Prato-Firenze dove comunque l’occupazione massima dei posti a sedere disponibili non ha superato il 25%.

Per quanto riguarda i bus, sono state già sperimentate corse bis e tris in alcune città più affollate, come Prato e Firenze (Ataf si è preparata alla Fase 2 intensificando le frequenze su tutte le linee durante l’intero arco della giornata, con particolare attenzione alle fasce del mattino) ma, fa sapere l’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, complessivamente, nei prossimi giorni, i bus risaliranno dal 60 per cento a circa l’80 dell’offerta: di fatto torneranno in servizio tutti i mezzi che circolavano prima dell’emergenza, salvo i servizi scolastici. A bordo però possono salire meno persone (un quarto di quella normale), per l’obbligo di mantenere almeno un metro di distanza (e indossando peraltro le mascherine).

Anche Gest, tramvia, ha “schierato” tutto il proprio parco mezzi per arrivare pronta a questa nuova fase dell’emergenza. I Sirio circoleranno tutti i giorni dalle 5.00 alle 00.30: dal lunedì al venerdì ci sarà una corsa ogni 4’20’’ nelle fasce 6.30-10.30 e 16-20.30. Nella fascia 10.30-16.30 una corsa ogni 5 minuti circa. Nelle fasce 5-6 e 20-00.30 una corsa ogni 9 minuti. Il sabato e la domenica una corsa ogni 8-9 minuti tutto il giorno.

fermate tramviaIn prossimità delle fermate delle frecce rosse e verdi aiutano i passeggeri a orientarsi nella salita e discesa. Personale della Municipale a bordo garantirà che siano mantenute le distanze di sicurezza.

Non è la Firenze che ci aspetteremmo. È una Firenze che sta cercando di vincere la paura e la reticenza. E sotto questo aspetto è importante ribadire che le aziende di tpl, in accordo con la Regione e in ottemperanza ai decreti del Governo, hanno intensificato le normali operazioni di sanificazione e di controllo. A bordo di treni, bus e metro si sale solo con mascherina e guanti, ci si siede dove è permesso, si mantiene la distanza dagli altri passeggeri e se possibile, ci si lava le mani (o si igienizzano) prima o dopo il viaggio.

È una Firenze, però anche responsabile: in centro tutti portavano la mascherina e la portavano correttamente. Quella che vi raccontiamo, insomma, è una città che, piano piano, sta tornando alla normalità, una normalità che dovrà abituarsi a fare a meno del turismo internazionale ma che senza dubbio compenserà grazie alla propria bellezza.

Proprio sul fronte “turismo” ha ripreso la propria operatività l’aeroporto di Peretola che, insieme a quello di Ciampiano, e limitatamente al traffico privato, e sarà utilizzato per sperimentare progetti pilota su sistemi di screening a tutela della sicurezza di dipendenti, passeggeri e del sistema aeroportuale nel suo complesso.

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