Tempo di bilanci per il vino Nobile di Montepulciano: il consorzio sabato 17 febbraio festeggia 30 anni di anteprime per la stampa, gli operatori e i wine lovers. Era il 1994 quando, seppur con una formula diversa, il vino Nobile di Montepulciano si presentò con le nuove annate al grande pubblico.
Nel corso degli anni si sono avvicendate le sedi: dalla sala del Consiglio Comunale a una tensostruttura in Piazza Grande fino all’approdo in Fortezza, la casa del vino Nobile di Montepulciano.
“Con la sua lunga storia l’Anteprima del Vino Nobile è a tutti gli effetti uno degli eventi vinicoli italiani di riferimento dedicati a una singola denominazione, quest’anno in particolare per la ricorrenza dei 30 anni abbiamo voluto promuovere dei focus già a partire dalle giornate per gli operatori, coinvolgendo le associazioni di sommelerie italiane, e con la giornata della stampa, oltre al ritorno delle stelle con un nuovo impianto, daremo infatti il valore all’annata in commercio e non alla vendemmia, comincia un vero e proprio nuovo corso di questa manifestazione” commenta il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi.
Il programma di sabato 17 febbraio
Il programma di sabato 17 febbraio, giornata riservata alla stampa, vedrà il banco d’assaggio delle nuove annate, la presentazione della vendemmia 2023 a cura del Master of Wine Andrea Lonardi e l’assegnazione del rating alla annata 2021.
In questa occasione sarà presente l’imprenditore Brunello Cucinelli, ambasciatore del made in Italy nel mondo, che riceverà il premio GrifoNobile 2024 e che insieme al presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, sarà intervistato dalla giornalista del Tg1, Anna Scafuri. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sui canali social del Consorzio.
Trent’anni di Anteprime per il Nobile
Il trentennale è la giusta occasione per fare il punto su come il Consorzio e la rete dei produttori sono cambiati. I dati sulla produzione sono sorprendenti: nel 1994 vennero prodotte 3,4 milioni di bottiglie di Nobile e 156.400 di Rosso di Montepulciano. Oggi siamo a 6,9 milioni per il Nobile (+98,8%) e addirittura 2,6 milioni per il Rosso di Montepulciano (+1562%).
I produttori sono raddoppiati: nel 1994 il Consorzio aveva 44 soci, oggi ne conta 81. Le aziende stesse sono cresciute: da una dimensione che si aggirava sui 6 dipendenti in 30 anni si è arrivati a vedere realtà imprenditoriali che contano pure 80 dipendenti.
Investimenti in sostenibilità e innovazione
Il segno che in tanti hanno creduto nel prodotto: il 40,9% delle aziende del Vino Nobile di Montepulciano ha investito in trent’anni per più di 5 milioni di euro, il 50% meno di 5 milioni di euro. Investimenti destinati a sostenibilità aziendale (86,4%), innovazione (68,2%), accoglienza e promozione (72,7%).
In 30 anni è stata vertiginosa la crescita delle presenze agli eventi del consorzio e in alcuni casi si arriva a 30 eventi all’anno, con una media di 7 partecipazioni contro le 2 degli inizi. Tra i valori da sempre caratterizzanti il Nobile di Montepulciano tradizione è il più iconico. Lo dimostra il fatto che il 72,7% delle aziende ha scelto questo termine per definire il proprio vino accanto a territorio (63,6%) e sostenibilità (18,2%).
Per il futuro i produttori vedono rosa. Il 95,5% ritiene la denominazione continuerà a crescere soprattutto in termini di riconoscibilità e valore entrambe le voci al 54,5%, seguite da una crescita del mercato (50%) e del brand (45,5%).
Il valore del Nobile: un miliardo di euro
Il Nobile di Montepulciano oggi vale un miliardo di euro per il territorio tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino.
Su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa. Di questi 1.102 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 214 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori, mentre sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 81 associati al Consorzio. Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, altrettanti sono gli stagionali.
Tutti i numeri del Nobile di Montepulciano
Cresce il mercato del Nobile di Montepulciano. L’export nel 2023 pesa per il 66% ma in passato si era arrivati al 78%. Il restante 34% viene commercializzato in Italia. Sempre più diffusa la vendita diretta in azienda che nel 2023 ha ormai superato il 30%. Per il mercato nazionale: le principali vendite sono registrate in centro Italia (61%) e in Toscana per il 42%. Al nord arriva al 33% e al sud al 6,30%.
Per l’estero in America (tra Nord e Sud) va il 35% dell’export, in Europa (esclusa Italia) il 29,2%. La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 38% della quota esportazioni. In crescita continua, anche rispetto al 2022, gli Stati Uniti arrivando al 27,5% dell’export del Vino Nobile di Montepulciano.
Successo anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 3% delle esportazioni. Il Canada da solo vale circa il 5% delle esportazioni. Il mercato a marchio bio che nel panorama italiano vale il 44,7% delle vendite, mentre a livello internazionale rappresenta oltre il 70%.