La Regione Toscana si è attivata per evitare tragedie come quella accaduta a Catania nei giorni scorsi, quando un padre pensava di aver accompagnato al nido il bambino e invece, per effetto di quella che in termini medici si chiama “amnesia dissociativa transitoria”, lo aveva lasciato in macchina per oltre cinque ore. Così ha perso la vita il piccolo Leonardo, 2 anni, dimenticato in auto sotto il sole cocente.
“Queste sono le notizie che non vorremmo mai sentire, che non vorremmo mai commentare”, ha detto l’assessore ad Istruzione, formazione e lavoro della Toscana, Cristina Grieco, che ci tiene a ricordare che nonostante la norma che impone l’uso di seggiolini salva-bebè in Italia non sia ancora operativa perché manca il regolamento attuativo, la Regione ha adottato una importante misura a garanzia della sicurezza dei bambini.
“Mossi dal ripetersi di tragedie come questa, la nostra Regione ha introdotto dallo scorso mese di gennaio l’obbligo per tutti gli asili nido di dotarsi di un sistema per comunicare ai genitori le assenze non giustificate”, ha precisato l’assessore Grieco. “Abbiamo inoltre realizzato un app che da agosto è in distribuzione gratuita presso tutti i nidi pubblici e privati della Toscana al fine proprio di gestire queste comunicazioni. E il Consiglio regionale ha finanziato l’acquisto di tablet, in distribuzione presso i nidi, su cui installare questa applicazione”.
L’app ralizzata in Toscana si chiama Nido Sicuro e il suo funzionamento è molto semplice. Deve solo essere scaricata dal nido e dai genitori i quali, quotidianamente, devono segnalare l’assenza del bambino o l’avvenuto accompagnamento al nido. “Se cinque minuti dopo l’usuale orario di ingresso del bambino non viene inserita dal genitore l’informazione sulla presenza o sull’assenza del bambino”, ha continuato l’assessore regionale, “parte automaticamente un allarme indirizzato ai recapiti di riferimento che si spegne solo dopo l’avvenuta risposta”.