Sono già 4.900 gli iscritti al bando per gli asili nido gratis, l’iniziativa lanciata dalla Regione Toscana per aiutare le famiglie con bambini fino a 3 anni e reddito Isee fino a 35mila euro a sostenere la spesa dei nidi. Il bando è stato aperto il 29 maggio ed è già un successo di partecipazione, come ha spiegato ieri il presidente della Toscana, Eugenio Giani.
“Abbiamo aperto da pochissimi giorni il bando, che è fino al 30 di giugno – ha dichiarato Giani in un’intervista a Rtv38 – già ci sono 4.900 persone che si sono iscritte: avevamo fatto il calcolo per il primo anno di avere 10-11mila iscritti, manca ancora un mese e abbiamo già metà posti occupati”.
Giani: nidi gratis anche a livello nazionale
L’auspicio di Giani è che l’adozione di questa misura da parte della Toscana “sia stimolo perché a livello nazionale il Ministero possa prevederlo in modo generalizzato, come del resto anche governi che si alternano da molti anni dicono, ma poi non riescono a fare”. Questo perché, osserva il governatore toscano, “se una Regione, pur con i fondi comunitari, riesce a farcela da sola, perché non ce la deve fare lo Stato?”.
Questa misura, ha spiegato Giani, “per noi nell’arco di 6 anni significa 233 milioni di euro: ma l’abbiamo voluta fare perché è una scelta politica strategica, secondo me dovrebbe essere fatta anche a livello di governo. A quel punto, se diventa una scelta didattica a livello nazionale, è indubbio che noi ci possiamo trovare ad avere in modo strutturale un aumento dell’utenza, e quindi la costruzione di asili nido è un fatto auspicabile. Noi metteremo sotto questo aspetto risorse del Pnrr, lo chiederemo al ministro per il Fondo di sviluppo e coesione Fsc, e poi ci metteremo anche risorse proprie della Regione”.
Come funziona “Nidi gratis”
L’iniziativa “Nidi gratis”, che rientra nell’ambito del progetto regionale Giovanisì, prevede la gratuità dei nidi d’infanzia per le famiglie con bambine e bambini nella fascia 0-3 anni ed un Isee fino a 35mila euro. C’è tempo fino al 30 giugno per fare domanda per ottenere il contributo della Regione, che andrà ad integrare il bonus nidi dell’Inps.
Dato che questo viene concesso a rimborso, cioè dopo che la famiglia ha anticipato la quota, la Regione ha deciso di integrare direttamente la quota che eccede il rimborso Inps (272,72 euro per Isee fino a 25 mila euro e 227,27 per Isee fino a 35 mila), praticando così una sorta di “sconto” fino a concorrere all’intero ammontare di una retta mensile massima di 800 euro. Ciascuna famiglia potrà beneficiare dello sconto regionale fino ad un massimo di 5.800 euro per 11 mesi (da settembre 2023 a luglio 2024).