Nasce un angolo di pace e armonia nel cuore del complesso di Santa Croce a Firenze. Dopo studi e ricerche è stato ricreato l’Orto di san Francesco che vuole essere il simbolo antico e attualissimo, del rispetto del pianeta, di tutela della biodiversità e di un nuovo rapporto tra uomo e ambiente.
L’Orto è stato realizzato nell’area che si trova dietro l’abside della basilica, vi sono coltivate oltre 200 specie in un’area dove la natura e la biodiversità fioriscono libere.
Ci sono canapa, ortica e lino che venivano utilizzati per gli abiti dei frati; il prato fiorito, simbolo per Francesco della bellezza del creato; cavoli, senape, prezzemolo e il roseto che rimandano ad alcuni episodi specifici della vita di Francesco.
Il progetto nasce da una ricerca approfondita sulle fonti: sono state infatti recuperate preziose informazioni sugli orti medievali nell’iconografia antica (dalla pianta dell’orto del monastero di San Gallo in Svizzera ai codici miniati del XIV e XV secolo) ma anche da testi come dall’Hortulus di Valafrido Strabone abate di Reichenau del IX secolo.
“L’Orto di Francesco è uno spazio di bellezza e spiritualità, ispirato al modello e ai valori del Santo. Situato nel punto di partenza dei Cammini francescani, vuole essere un invito a riscoprire l’equilibrio con la natura, per una nuova consapevolezza delle relazioni profonde tra gli esseri umani e l’ambiente che possa aiutarci a vivere meglio e in salute il cammino di ogni giorno”, ha messo in evidenza padre Giancarlo Corsini rettore della Basilica.
“È un progetto che nasce dalla collaborazione tra realtà diverse, accomunate dalla scelta di dare valore al bene comune, sviluppando un’accoglienza turistica sostenibile, che mette al centro la persona e offre ai visitatori un’opportunità di crescita personale oltre che culturale”, ha evidenziato Cristina Acidini presidente dell’Opera di Santa Croce.
L’Orto di San Francesco potrà essere visitato gratuitamente con il seguente orario: lunedì – sabato dalle 9.30 alle 17.30, domenica e feste di precetto dalle 12.30 alle 17.45, con ingresso da Via di San Giuseppe.
L’Orto di San Francesco: simbolo del rapporto tra l’uomo e l’ambiente
L’Orto vuole essere una metafora di come Francesco d’Assisi leggeva il rapporto tra l’uomo e la natura: voleva che fornisse vegetali per l’alimentazione ed erbe aromatiche e medicinali per la cura della comunità e che una parte fosse lasciata incolta, affinché la natura potesse fare il suo dono, libera di crescere, di fiorire e di scegliere.
La zona incolta rappresentava un segno di fiducia nel dono del creato, dimostrando la volontà di dipendere dalla generosità di Dio piuttosto che dalla propria capacità di controllare e manipolare la terra. Un pensiero che risuona oggi come un inno alla biodiversità, un forte richiamo a limitare l’impatto dell’uomo sul mondo.
La realizzazione dell’Orto si inserisce in “Il Seme del Bene Comune” progetto nato da un accordo pluriennale tra l’Opera di Santa Croce, la Comunità dei Frati Minori Conventuali e Aboca, insieme a Fondazione Progetto Valtiberina.
“Per Aboca è un onore poter collaborare con la comunità dei frati e l’Opera di Santa Croce per realizzare questo progetto che attraverso la metafora dell’Orto di Francesco ci ricorda l’importanza di coniugare le attività degli esseri umani con il rispetto per la biodiversità e ci aiuta a riflettere sul nostro ruolo di custodi e non dominatori della natura di cui facciamo parte,” ha dichiarato Massimo Mercati amministratore delegato di Aboca.
Il Festival dei Cammini di Francesco
San Francesco nella sua vita ha viaggiato molto per incontrare le persone e per diffondere il suo messaggio di pace, amore e comunione con la natura.
Il suo cammino ha attraversato alcuni dei luoghi più belli del centro Italia: da Firenze a La Verna, attraverso Vallombrosa o il passo della Consuma, in direzione di Arezzo e Cortona per riprendere la strada verso Assisi.
È in questo contesto che nasce il Festival dei Cammini di Francesco 2024 che quest’anno prenderà il via da Firenze, con un evento inaugurale previsto per sabato 18 maggio, alle ore 11, presso il Cenacolo del complesso monumentale di Santa Croce. Si parlerà del “dono del creato” con Telmo Pievani, padre Giancarlo Corsini e Giovanna Zucconi.