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Nautica&sostenibilità, Viareggio modello vincente da copiare

L’iniziativa di Confindustria ha messo a confronto le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo e i grandi produttori di yacht

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L’industria nautica da diporto è un modello nazionale da copiare, rappresentanza plastica della realtà che viviamo, dove il mutamento del percorso energetico sta comportando un cambiamento della percezione del consumatore“: così il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica al convegno “Blue economy – Cantieristica navale ed ecosostenibilità“.

La manifestazione è stata organizzata all’hotel Principe di Piemonte a Viareggio da Confindustria Nautica, con il patrocinio della Parlamentary Asssembly of the Mediterranean (PAM), per promuovere la crescita sostenibile del settore marittimo nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Un settore come quello nautico che fa del meglio del meglio la propria caratteristica è un modello da copiare”, “quello 0,8% di emissioni da ridurre a zero, non è qualcosa da cui difendersi, ma un’opportunità da cavalcare. Va rovesciato il paradigma, nel vostro settore come in tutti i settori produttivi del Paese” ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

Il cambiamento energetico cambia la percezione nel consumatore, anche nell’acquirente di yacht, perché riguarda il mercato”, ha premesso, e rispetto “alla domanda che mi viene posta di frequente” nel comparto “‘noi siamo lo 0,7, 0,8% delle emissioni carboniche, ma con con le centrali a carbone in India e in Cina a cosa è servito tendere a una produzione sostenibile?’ Rispondo che è servito tantissimo”.

“Noi non siamo un Paese che può vivere di rendita, non abbiamo materie prime, questa parte del mondo è considerata ricca per la nostra capacità di fare meglio rispetto a tutti gli altri, di trasformare le materie prime, questa capacità è di questo Paese, di inventarsi il nuovo – ha aggiunto – Siamo in condizione di fare il meglio del meglio. Un settore come quello nautico che fa del meglio del meglio la propria caratteristica è un modello da copiare”. “Ecco quindi che quello 0,8% da ridurre a zero, non è qualcosa da cui difendersi, ma un’opportunità da cavalcare” ha concluso.

Il convegno di Confindustria Nautica a Viareggio

L’evento è stato l’occasione per evidenziare come l‘industria nautica continui a giocare un ruolo importante nel sostegno alla crescita del Paese registrando nel 2023 il record storico di fatturato, di export e di occupati, mantenendo la leadership assoluta nel segmento dei superyacht, con oltre la metà del global order book, e il primato di esportatore mondiale di unità da diporto, ma anche la leadership nel progettare il futuro sempre più sostenibile.

Saverio Cecchi, Presidente Confindustria Nautica ha ricordato che “la nautica, regina dell’export e dell’occupazione, è Made in Italy al quadrato, poiché costituisce anche un contenitore per le principali filiere degli altri prodotti Made in Italy, fino all’hôtellerie, come dimostra il connubio tra dell’Hotel Principe di Piemonte dove ci troviamo e il mondo dei superyacht. Come abbiamo visto oggi siamo all’avanguardia anche nel disegnare l’ecosostenibilità del settore”.

Il tema della Carbon Neutrality è fortemente sentito nel comparto nautico nonostante lo yachting, secondo i dati ufficiali IMO (International Maritime Organization), incida solo per lo 0,01% rispetto all’intero shipping. Le aziende italiane del settore considerano infatti la sostenibilità una sfida” ha concluso.

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