Terraelectae è il progetto del Consorzio Chianti Rufina per promuovere vini e territori di qualità. Una super riserva per valorizzare peculiarità e caratteristiche della Rufina. Un marchio collettivo volontario a cui aderiscono i produttori.
Il progetto, ormai in fase avviata, è stato presentato a giugno al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano. Nove i Chianti Rufina Riserva 2018 prodotti da 9 aziende proposti in degustazione. Sono 13 i produttori aderenti al progetto: il consorzio punta molto su questa super riserva.
Il consorzio punta su Terraelectae
Con il marchio Terraelectae ogni produttore individua la propria vigna simbolo: quella che rappresenta proprietà e caratteristiche del Sangiovese. Le uve prodotte in questa vigna vengono vinificate nel rispetto delle regole di un Chianti Rufina Riserva. Ogni bottiglia viene contrassegnata con il marchio Terraelectae.
Il progetto si propone di definire uno stile preciso dei vini Terraelectae. Un modo perché il vino sia sempre più riconducibile al vigneto di provenienza e sempre meno al metodo di lavorazione. Un marchio di origine molto identitario: un sigillo di garanzia del territorio appenninico della Rufina.
Rufina: le caratteristiche del suo Chianti
Il Chianti Rufina ha caratteristiche particolari a livello comprensoriale. Si trova tra la Valle dell’Arno e il Mugello, viene attraversato dal fiume Sieve. Forte l’influenza dell’Appennino Tosco Romagnolo: incanala le correnti d’aria, intrappola le piogge e mitiga gli eccessi di temperatura.
La composizione dei suoli è abbastanza uniforme sulle due rive della Sieve. L’altitudine varia tra terreni di bassa collina fino a 700 metri. A fare la differenza l’esposizione e il microclima delle singole vigne. Sole e vento conferiscono a questi vini raffinatezza ed eleganza.
Terraelectae, il cru del Chianti Rufina
Vini eccezionali, capaci di sfidare il tempo come ha dimostrato una degustazione di Chianti Rufina del 1980. Un segno, quest’ultimo, di eccellenza. Così le peculiarità della Rufina ottengono la meritata connotazione. Una personalizzazione metro per metro.
“Il Consorzio – ha ricordato il presidente uscente Coda Nunziante – si sta dimostrando unito sulla visione del Sangiovese in purezza. Una nicchia di 55 mila bottiglie rispetto agli oltre 3 milioni della denominazione. Un posizionamento di mercato alto. I produttori sono concentrati sulla vigna con la sua posizione unica e le sue uve. Massima l’attenzione sul territorio”.