Tracciabilità dei cereali, rispetto dell’ambiente e altissima qualità: sono queste le parole d’ordine di Malteria Toscana, la filiera della birra 100% Made in Tuscany realizzata nel cuore del Mugello. L’impianto di Vicchio infatti è destinato alla produzione del malto, uno dei quattro elementi fondamentali per dare vita alla birra, insieme all’acqua, al luppolo e ai lieviti.
Malteria Toscana nasce all’interno della Cooperativa Agricola Il Forteto e risponde alle esigenze dei produttori artigianali italiani, che così potranno trovare un malto toscano, proveniente da una filiera tracciabile, realizzato a partire da un’agricoltura integrata e rispettosa dell’ambiente e dei ritmi della natura.
Dai campi al bicchiere
Malteria Toscana produce malti chiari, alla base delle tipologie Pils e Pale, e anche una linea di malti caramellati che sarà disponibile su richiesta. Si potranno rivolgere all’impianto sia le aziende agricole che vogliono produrre il malto d’orzo, a partire dai loro raccolti, che i Birrifici agricoli che hanno bisogno di una rintracciabilità certa dei cereali per realizzare le proprie birre. Come BIRRA BVS – Birrificio Valdarno Superiore, che già collabora con Malteria Toscana.
“Per la Cooperativa Il Forteto l’inaugurazione della malteria è un altro tassello per la realizzazione di filiere produttive toscane – sottolinea il presidente Maurizio Izzo – su questo fronte abbiamo già costruito la filiera del latte toscano per la produzione di formaggi freschi (dalle mozzarelle alle burrate). Ora con la malteria si chiude un ciclo che ci vedrà impegnati nella produzione di orzo e di birra. Ma vogliamo fare anche di più mettendo a disposizione dei coltivatori toscani le nostre serre dove potranno essere coltivati i rizomi da cui nasceranno nuove piantagioni di luppolo, anche questo tutto toscano”.
Dalla birra degli Etruschi ad oggi
La produzione della birra artigianale in Toscana del resto ha una storia davvero antichissima. “Già gli Etruschi – spiega Antonio Massa, fondatore di Birra BVS – producevano in Toscana una bevanda moderatamente alcolica, dal nome pevakh, realizzata con segale e farro, poi con frumento e miele. L’evoluzione dei tempi e le sovrapposizioni culturali hanno portato poi alla sostituzione del termine “pevakh” con “cervogia” e, nell’ambito delle ricette, all’utilizzo anche di altri cereali come l’orzo e allo sviluppo del luppolo, portando questo prodotto ad essere conosciuto con il nome birra. Una storia lunga quella della produzione brassicola in Toscana che trova il suo punto massimo nella seconda parte del 1800 con la storica Paszkowski, che realizzava anche il malto d’orzo, attraverso la malteria interna alla fabbrica in via Arnolfo a Firenze. Malteria Toscana riparte da qui, è il ponte che collega finalmente il mondo dei Birrifici Artigianali Toscani con l’agricoltura toscana, così come il mulino lega i maestri panificatori con gli agricoltori che producono i cereali per il pane”.
Antiche tecniche e ingredienti d’eccellenza
Il maltatore di Vicchio è frutto della collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, l’azienda costruttrice dell’impianto e Maestri Birrai. Il risultato è una struttura altamente tecnologico in grado di gestire con sicurezza tutte le fasi dalla bagnatura dei cereali, alla germinazione, alla tostatura.
Sono due le tipologie di germinazione degli orzi introdotte, una altamente tecnologica e una antica.
L’ambiente incontaminato e la presenza di sorgenti d’acqua di alta qualità infatti ha permesso di riscoprire l’antica tecnica della germinazione a pavimento, che prevede che i chicchi d’orzo vengano gentilmente bagnati e messi a riposare su appositi pavimenti, sorvegliati dal paziente lavoro dei maltatori.
La produzione di Malteria Toscana deve la sua particolarità anche alla zona di coltivazione dei cereali, già antico granaio dei Medici, che è in una delle aree più verdi e fertili della Toscana. Anche l’acqua è di altissima qualità, perché una serie di piccole sorgenti alimenta l’acquedotto privato che affluisce in azienda e al maltatore, mentre i i boschi che circondano l’azienda garantiscono un microclima eccellente per la produzione di birra, tanto che non mancherà una linea dedicata ai produttori di Birre Biologiche certificate.
In Malteria Toscana infine sarà possibile effettuare visite guidate e degustazioni, anche grazie alla collaborazione con Rossoio 6, il ristoro della fattoria. E i più appassionati troveranno nella bottega del Forteto il kit per avviare la propria produzione casalinga di birra.