Come un segno di speranza, per la cultura e non solo. Così è stata accolta la nascita, nel pieno della pandemia, della “Fondazione Alfredo Catarsini 1899” dedicata al maestro di Viareggio, pittore, scrittore, critico e animatore di proposte culturali.
La nuova realtà culturale è stata presentata oggi nell’aula del Consiglio Regionale della Toscana e nasce con l’obiettivo di conservare e promuovere l’opera artistica del maestro. Sul ricco sito sono già disponibili contenuti e immagini sulla sua vita.
La scelta del momento del lancio non è casuale: 30 anni fa la mostra antologica di Palazzo Paolina a Viareggio, l’ultima della carriera artistica di Catarsini, e 40 anni fa la personale di Palazzo Strozzi a Firenze, dove furono mostrate oltre 370 opere dell’artista. Un anniversario che sarà celebrato con una retrospettiva allestita a Villa Bertelli di Forte dei Marmi dal 26 marzo fino al 6 giugno.
Gli appuntamenti per ricordare la sua arte e il suo lavoro
Nato a Viareggio nel 1899, Catarsini ha attraversato tutta l’arte del Novecento: a 15 anni l’incontro con Modigliani a Parigi e negli anni successivi conobbe Marinetti, Viani, Carrà, Garboli e Repaci, anche Ungaretti e Moses-Levy; partecipò alle tre edizioni del Premio Cremona (vincendone una). fu presente alla Biennale di Venezia (1942, 1948 e 1950) e per cinque volte prese parte alla Quadriennale di Roma. In quasi 70 anni di carriera artistica ha esposto in Italia e all’estero, dipingendo fino alla morte, avvenuta nel marzo del 1993.
Per ricordarlo e rivivere la sua arte, dal prossimo 24 luglio, ogni penultimo sabato del mese, sarà la “Festa dell’arte”, con apertura a ingresso libero della sua casa-museo in via Palermo 4 a Viareggio. Lo stesso accadrà il prossimo 17 gennaio, compleanno del Maestro.
Rimandato al prossimo anno, causa pandemia, il “Premio Alfredo Catarsini”, istituito nel 2002 e dedicato agli studenti degli istituti superiori della Regione Toscana. Nel 2012 il premio è stato inserito nel progetto “Cinema e arti visive” del festival “Viareggio Europa Cinema”.
La Fondazione, pur nel pieno dell’emergenza, è una bella primavera
“In un momento critico come quello che stiamo vivendo – ha detto nel corso della presentazione il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo – è importante dare vita ad una Fondazione come questa, legata a una figura di grande spessore come quella dell’artista viareggino, ma anche protesa al futuro, grazie al concorso dedicato ai giovani. Tutto ciò ben si lega alle scelte compiute dal Consiglio, come quando a inizio legislatura abbiamo istituito la commissione Cultura, una squadra di uomini e donne cui sono davvero grato”. E proprio la presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi, ha sottolineato come questa sia una “occasione di buon auspicio perché per in Toscana la cultura non può che essere una priorità”.
“Proprio da queste pareti, nel 2005, staccai un autoritratto del nonno, passeggiai per le strade di Firenze e andai a suonare agli Uffizi per donarlo alla Galleria”, ha ricordato commossa la presidente della Fondazione, Elena Martinelli. Il legame con il sistema museale toscano è stato invece valorizzato dal direttore regionale dei musei della Toscana, Stefano Casciu, e dalla presidente dell’Accademia delle arti del disegno, Cristina Acidini, membri del comitato scientifico: “La Fondazione, pur nel periodo dell’emergenza, è una bella Primavera”