Enogastronomia/

Nasce Belle Vite, nuova frontiera per un enoturismo di lusso

La promozione di territori, aziende, vini e cantine affidata alla Dmo costituita da Le Pupille, Tua Rita, Petrolo e Tolaini

Il lancio di Belle Vite

Quattro storiche aziende vinicole unite insieme nel progetto Belle Vite per promuovere nuove forme di turismo in vigna e in cantina. Belle Vite è una Destination Management Company (Dmo) che ha debuttato nell’ultimo Vinitaly. Ne fanno parte Le Pupille (Grosseto), Tua Rita di Suvereto (Livorno), Petrolo del Valdarno aretino e Tolaini del Chianti Classico.

I quattro imprenditori si sono alleati nel nome di viaggi che combinano arte, natura, archeologia e soprattutto vino e cibo. La società Belle Vite nasce con uno scopo ben preciso: proporre itineraricuciti su misura” per turisti di fascia medio alta pronti a spendere per vacanze esclusive. A loro sono rivolti tour, viaggi ed experience nelle quattro tenute.

Un tour della Toscana in quattro iconiche cantine

Il modo per conoscere la Toscana del vino da vicino. Le esperienze in catalogo puntano su cene in cantina con chef stellati, aperitivi vista mare, visite a distillerie, caseifici, aziende agroalimentari d’eccellenza, escursioni in parchi e aree archeologiche. Una vera food&wine immersion nelle “Belle Vite(i)” in Toscana.

I vini simbolo del progetto Belle Vite

I quattro vini testimonial del progetto Belle Vite

Una promozione enoturistica inedita per quattro realtà vinicole di spicco a rappresentare altrettanti territori: Maremma, Suvereto, Chianti Classico e Valdarno. Ogni azienda ha scelto un testimonial, il suo vino più iconico, per promuovere il progetto. Si parte con Le Pupille e il Super Tuscan pluripremiato Saffredi. Si passa poi al Merlot Redigaffi di Tua Rita e all’etichetta di casa Petrolo: Galatrona a firma di Lucia Bazzocchi Sanjust e di suo figlio Luca. Si prosegue con il Cabernet Sauvignon di Tolaini.

Un assaggio della Dolce Vita in versione toscana

A guidare la Dmo Belle Vite c’è Silvia Ghirelli, professionista affermata del settore hospitality, travel ed enogastronomico. Per Ghirelli “i visitatori si imbatteranno in vigneti iconici e potranno al contempo sollecitare il palato con eccezionali degustazioni di vini di alta qualità”. Oltre a poter apprezzare esperienze turistiche insolite, per non dire inedite. Un vero assaggio della Dolce Vita in versione toscana.

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