Con il 2019 nuovi percorsi espositivi al Museo Franco Zeffirelli, a Firenze. Oltre alla collezione di testimonianze della carriera del regista, ordinate lungo il percorso di 22 sale al primo piano del Complesso monumentale di San Firenze, nell’omonima piazza fiorentina, da gennaio al Museo sono previste novità. A cominciare dal programma di visite guidate gratuite che si terranno ogni ultimo sabato del mese.
Inoltre sono entrate a far parte del percorso museale otto nuovi costumi di scena utilizzati dal maestro nelle sue opere liriche. La novità dipende dal necessario avvicendamento dei materiali messi in mostra nel museo, poiché i tessuti necessitano di un periodo di deposito in ambiente buio e climatizzato, dopo essere stati esposti al pubblico. Nella Sala 6 del museo sono visibili tre costumi dell’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (Nedda, Tonio e Arlecchino) – che debuttò al Teatro dell’Opera di Roma nel maggio del 1992 con la regia e le scene di Franco Zeffirelli – disegnati da Raimonda Gaetani. Nella successiva Sala 7 si può ammirare il costume di Madama Butterfly di Giacomo Puccini – che esordì nel giugno del 2004 all’Arena di Verona con la regia e le scene di Franco Zeffirelli – disegnato da Emi Wada.
Al centro della Sala 11 fa bella mostra di sè il costume per il faraone disegnato da Anna Anni per l’allestimento di Aida di Giuseppe Verdi, che il Maestro diresse nel giugno del 2002 all’Arena di Verona. Completano le novità espositive visibili nella Sala 15 del Museo Zeffirelli, i tre costumi dedicati ai personaggi di Ping, Pang e Pong della Turandot di Puccini, ammirati nel giugno del 2010 all’Arena di Verona, anch’essi disegnati da Emi Wada.
Questi nuovi costumi si aggiungono ai cinque tuttora visibili nel museo: quello indossato da Maria Callas nel 1955 alla Scala di Milano per l’opera Il turco in Italia e disegnato da Franco Zeffirelli (Sala 1); due costumi originali del Topkapi di Istanbul adoperati come campioni per la realizzazione dei costumi del Don Giovanni in scena alla Staatsoper di Vienna del 1972 (Sala 15); il costume disegnato e realizzato da Ermanno Scervino e indossato da Cher per il film Un tè con Mussolini di Zeffirelli nel 1999 (Sala 17), i due costumi riferiti alla messa in scena di Turandot alla Royal Opera House di Muscat, in Oman, nel 2011: il primo (Sala 20) è quello di una guardia, il secondo (scalone d’accesso al museo) è dedicato a Turandot stessa, entrambi disegnati da Maurizio Millenotti.
Come detto, da gennaio visite guidate gratuite ogni ultimo sabato del mese (sabato 26 gennaio, con ritrovo alle ore 11 davanti alla biglietteria del Museo, si terrà il primo appuntamento del 2019). La visita durerà circa un’ora e mezzo, durante la quale, sala dopo sala, sarà illustrato il materiale esposto. L’appuntamento si ripeterà puntualmente ogni ultimo sabato del mese per tutto il 2019, con inizio sempre alle ore 11.