Giorni e orari d’apertura del Museo delle residenze napoleoniche all’Elba troppo ridotti? Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani si dice pronto, in accordo col ministero, ad assumersi la gestione della struttura a Portoferraio. La presa di posizione di Giani nasce da un’interrogazione rivolta da Marco Stella e da altri consiglieri regionali. Le eccessive limitazioni fanno riferimento ai musei napoleonici dell’isola d’Elba, di competenza statale.
Gli impegni della Regione sul fronte cultura
Il presidente della Toscana si dice però pronto a fare la sua parte: “La Regione ha impostato una politica di valorizzazione e sviluppo della rete museale molto forte sul territorio toscano con forti investimenti sulla futura creazione di musei di interesse internazionale“.
Tra gli esempi cita gli Uffizi diffusi per la Villa di Careggi, la trasformazione in museo assieme al Ministero della Villa medicea dell’Ambrogiana a Montelupo Fiorentino, la nuova apertura del museo Siviero in piazza Poggi a Firenze, la trasformazione in centro espositivo per la fotografia dell’Excelsior di Montecatini e per il liberty il recupero delle ex Terme del Corallo a Livorno.
“Disposti ad assumere la gestione del museo”
“Siamo disponibili ad assumerci, in accordo convenzionale con il Ministero, la gestione del museo della Residenza napoleonica al fine di garantire ben maggiori orari di apertura e una promozione adeguata al significato culturale che può richiamare la presenza di Napoleone Bonaparte all’Elba” assicura Giani.
Il presidente aggiunge: “Del resto il dibattito in corso in Consiglio regionale sulle integrazioni alla legge regionale 21/2010 sui beni culturali porta a garantire in ogni comune della Toscana una presenza di museo di civico o comunque di un centro illustrativo della storia locale a conferma della volontà di promuovere sempre più l’attenzione di cittadini e turisti verso la conoscenza della storia e della cultura fortemente attrattiva in tutto il mondo della Toscana”.