Il Museo Galileo prosegue la collaborazione avviata nel 2016 con la scuola primaria dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze con un ciclo di sei incontri per i piccoli pazienti di lunga degenza che inizierà martedì 23 marzo.
In questo momento di emergenza pandemica, estremamente difficoltoso per tutti gli studenti, il Museo ha ripensato le proprie attività adattandole al digitale, in questo caso proponendo ai bambini del Meyer visite e attività a distanza con collegamenti online. I bambini avranno così l’occasione di avvicinarsi al mondo della scienza e alle figure dei grandi scienziati del passato in maniera appassionante e divertente.
I percorsi didattici, personalizzati a seconda dell’età e degli interessi degli alunni e delle indicazioni dei loro insegnanti, spaziano dallo spettacolo dei burattini, per un primo approccio al mondo della scienza per i più piccoli, a visite virtuali alle splendide collezioni di strumenti scientifici del Museo con una guida d’eccezione, Galileo Galilei “in persona”.
Uno dei percorsi nasce direttamente dalla richiesta di uno dei piccoli pazienti, appassionato di chimica, che desiderava intervistare un ricercatore di questa materia: si tratta di “Chimicando”, un programma di attività online progettate appositamente per la scuola del Meyer in collaborazione con il Politecnico di Torino. Le divertenti e istruttive esperienze di chimica saranno svolte a distanza da un operatore, ma potranno essere eseguite anche da casa con l’aiuto di semplici schede. Per far sentire i piccoli ricoverati uniti ai loro compagni di scuola, durante le attività sarà collegata l’intera classe.
“Il Museo Galileo è consapevole dell’importanza di diffondere il suo patrimonio di conoscenze anche al di fuori delle proprie mura”, afferma Andrea Gori, responsabile delle attività educative. “Questa iniziativa esprime bene uno dei nostri obiettivi principali, cioè la diffusione della cultura storico-scientifica con l’inclusione di tutti i pubblici. In questa stessa direzione vanno altri progetti del Museo Galileo, tra cui le attività rivolte ai detenuti che frequentano i corsi scolastici della Casa Circondariale Firenze Sollicciano (realizzati in collaborazione con la Rete Musei Welcome Firenze) e quelle organizzate con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Firenze”.