Musei inclusivi e organizzati per le persone fragili, con demenza. Al museo degli Innocenti di Firenze è in corso il simposio nazionale e la Regione Toscana partecipa forte della sua esperienza con il sistema dei Musei toscani per l’Alzheimer che prevede visite concepite proprio per le persone che soffrono di questa malattia degenerativa.
La Giunta regionale ha infatti stabilito i criteri per l’accreditamento dei musei e le caratteristiche per far parte della rete. Le persone con demenza e i loro caregiver in Toscana, sottolinea la delibera, “sono al centro di un progetto di welfare generativo che coniuga attività culturali, bisogni sociali e bisogni sanitari, per rispondere in maniera innovativa alle necessità delle persone e delle famiglie”.
Il simposio nazionale dei “Musei italiani per la demenza” è un “appuntamento importante – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – che mette al centro dell’attenzione un tema delicato e complesso; ma anche un’opportunità per riflettere su come l’arte e la cultura possano diventare strumenti potenti per migliorare la qualità di vita delle persone affette da demenza e dei loro familiari. Il Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer è stato pioniere in questo percorso, dimostrando come i musei possano trasformarsi in luoghi di inclusione e benessere per tutti. Il riconoscimento da parte della Regione Toscana delle proposte museali tra le prestazioni previste per la cura delle persone con demenza rappresenta un passo avanti fondamentale e un segnale chiaro di come le politiche culturali possano e debbano integrarsi con le politiche sociali e sanitarie, in modo da costruire una rete di servizi sempre più completa e rispondente ai bisogni dei cittadini. Questo Simposio nazionale rappresenta dunque un momento di confronto e di crescita per tutti”.
Secondo l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, che è intervenuta durante la prima giornata di lavori, “si parla molto in generale di welfare culturale e noi siamo più che mai impegnati su questo connubio tra cultura e sociale. La cultura infatti è un elemento importantissimo per migliorare la qualità della vita e anche la salute” . Il Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer include circa 60 luoghi tra musei e biblioteche e “costituiscono uno strumento di welfare dedicato alle persone con demenza e ai loro caregiver, con parametri adeguati e operatori appositamente formati per accogliere persone con un grave cambiamento del proprio quadro cognitivo in atto. Anche in situazioni di grave decadimento è infatti dimostrato come si possano ancora provare emozioni proprio nei luoghi della cultura”.
Si stima (rapporto Istat) che in Italia affrontino la sfida della demenza circa 1,2 milioni di persone. Poiché l’Italia è uno dei paesi con la popolazione più anziana, secondo le proiezioni entro il 2050 il numero di persone con demenza è destinato a raddoppiare. Circa 3 milioni di persone si stima siano coinvolte nell’assistenza. Ogni famiglia che assiste una persona con demenza spende in media tra 7.000 e 10.000 euro all’anno. La maggior parte dei caregiver sono familiari, più di due su tre sono donne (in genere figlie o coniugi), con un carico di lavoro che spesso supera le 20 ore settimanali.