Non spaventatevi se a settembre camminando per le strade del centro storico di Firenze vi imbatterete in un gigante altro più di 5 metri.
Si tratta di Mr Arbitrium una grande scultura realizzata dall’artista Emanuele Giannelli che dopo aver “sorretto” con le sue potenti braccia il Palazzo Mediceo di Seravezza, il Duomo di Pietrasanta e Carrara, la Basilica di San Michele a Lucca, l’Arco della Pace a Milano e il Fortino del Forte dei Marmi, Mr Arbitrium arriva il 1° settembre alla Basilica di San Lorenzo.
La scultura raffigura una possente figura maschile con tutta la muscolatura in tensione, intenta a sorreggere la facciata esterna di una chiesa o di un palazzo storico o a spingerla via in maniera decisa: giocare su tale ambivalenza è l’intento del lavoro dell’artista e nel duplice significato di questa azione si cela il concetto che sta alla base dell’opera.
“La scienza ogni giorno ormai da tempo ci parla di robotica, neurotecnologie, cellule staminali, clonazione, società digitali controllate ecc. – ha dichiarato Emanuele Giannelli – D’altra parte, da sempre l’uomo condivide incertezze, paure, entusiasmi e progressi. Come si interfaccerà rispetto a tali sfide? Ognuno di noi sarà chiamato a decidere quale dei due diversi sentieri spingere, sostenere o intraprendere. Nel dubbio su quale direzione, filosofica e culturale, prendere, ognuno di noi metterà in campo il proprio “io”, agendo secondo le proprie capacità e la propria coscienza. È qui che nasce l’idea che il soggetto protagonista non sia più la scultura, ma noi stessi, l’umanità tutta. Tanti “io” portati a prendere quelle decisioni, tante interpretazioni simili o distanti tra loro, nella speranza di evitare fraintendimenti, malintesi o errori di valutazione. Il futuro e l’uomo passeranno da qui.”
Chi è l’artista Emanuele Giannelli
Emanuele Giannelli è uno scultore contemporaneo nato a Roma ma di base a Pietrasanta terra di eccelsi scultori. Artista di respiro internazionale, sapientemente provocatore, Giannelli costruisce le sue opere sull’equilibrio perfetto tra arte figurativa e arte concettuale.
Le opere di Giannelli racchiudono dentro di sé la classicità della capitale e la geniale provocazione toscana, intesa da lui come una caratteristica positiva, in quanto capace di provocare emozioni.
Nato a Roma nel 1962, poco prima dei vent’anni si trasferisce a Carrara, capitale del marmo, e nel 1984 si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti.
È in quegli anni che si avvia il progressivo distacco dalle correnti classiche, parallelamente a un sempre più stimolante avvicinamento alla scultura contemporanea. I complici? La cultura industriale, la musica industriale ed elettronica, i libri, gli amici, i dischi, i fumetti, il punk come movimento giovanile di protesta, il movimento studentesco e gli scontri politici di fine anni ’70, che vede e vive da vicino, i tanti viaggi d’ispirazione tra Berlino e New York e il periodo vissuto a Londra nell’85.
Giannelli cresce così, sperimentando nuovi materiali e nuove tecniche con impetuosa curiosità e coscienza, ma anche sperimentando il mondo, fino a trovare una sua narrazione, che quasi come un’ossessione ritorna in tutte le sue opere e che vediamo ancora oggi: la figura umana in preda al caos della contemporaneità e alla trasformazione.