#Trufflesforfuture, ovvero tartufi per il futuro. È questo lo slogan della cinquantunesima edizione della Mostra mercato del tartufo bianco di San Miniato in programma nei weekend del 12 – 13, 19 – 20 e 26 – 27 novembre. Negli ultimi tre fine settimana del mese, il centro storico si riempie di buongustai, visitatori e semplici curiosi provenienti da tutta Italia (e non solo) per conoscere il famoso fungo ipogeo.
Quest’anno la manifestazione ha scelto come filo conduttore il tema della sostenibilità ambientale alla stregua del movimento “Fridays for future”: promuovendo uno stile di vita responsabile ed ecocompatibile, possiamo preservare la natura e, quindi, il pregiato Tuber Magnatum Pico.
“Non può esserci tartufo di qualità senza un ambiente sano – ha parlato durante la presentazione a palazzo del Pegaso il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – e allora è necessario investire nella sostenibilità ambientale, costruire le condizioni perché questi luoghi siano sempre più sostenibili. Tutto questo è possibile grazie al nostro impegno, ma soprattutto a quello dei tartufai che mantengono vivo l’ecosistema e che permettono di far conoscere al mondo una delle nostre eccellenze e che permette in quei giorni di fare di San Miniato la capitale del tartufo toscano e nazionale”.
Il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani ha aggiunto che “la Mostra mercato è un punto di riferimento per tutta la Toscana ed è la manifestazione principe in Italia. San Miniato si distingue come città della cultura e del made in Tuscany”.
San Miniato capitale toscana del tartufo
Alla conferenza stampa della 51esima edizione era presente il presidente della Fondazione San Miniato Promozione Marzio Gabbanini: “Fanno parte della Mostra le conferenze e un convegno proprio sul tartufo che dal dicembre del 2021 è stato riconosciuto dall’Unesco bene immateriale dell’umanità. Vogliamo proporre San Miniato come capitale toscana del tartufo non solo perché è un prodotto ottimo, ma perché a San Miniato si comincia a lavorare con congressi e studi per far si che il nostro tartufo sia conosciuto e abbia il ruolo che merita”.
La stagione del tartufo
Come ogni anno, la Mostra mercato del tartufo bianco viene preceduta da altri appuntamenti gourmet diffusi nelle varie frazioni di San Miniato. A settembre, infatti, a La Serra, conosciuta per la sagra del “cunigliolo fritto” e le numerose manifestazioni sportive legate al vicino crossodromo di Santa Barbara, ha ospitato la sagra del tartufo bianco e del fungo porcino. I primi giorni di ottobre Corazzano ha visto animarsi ogni suo angolo per la Fiera mercato del tartufo bianco; Balconevisi, insieme alla Sagra del tartufo bianco e del fungo, organizza infine delle vere e proprie passeggiate nel verde per scoprire i tesori del territorio.
Aspettando la mostra mercato, si può sempre optare poi per la Sagra del tartufo a Ponte a Egola, giunta ormai alla settima edizione, organizzata dall’ Associazione Culturale “La Ruga” e in programma fino al weekend del 29 e 30 ottobre. Il 6 novembre è la volta di San Miniato Basso, già Pinocchio, con la Sagra del tartufo.