Non sarà un’annata abbondante, ma la qualità si preannuncia ottima. A San Giovanni d’Asso, il meraviglioso borgo del Comune di Montalcino, è tutto pronto per celebrare il “diamante bianco” con la trentaseiesima Mostra mercato del tartufo bianco delle Crete Senesi, in programma nei weekend del 12-13 e del 19-20 novembre.
Il programma
Il castello medievale ospiterà stand gastronomici e affermati chef stellati come Iside De Cesare de “La Parolina” di Acquapendente. Nello spazio dello “Square Food” i visitatori potranno pranzare e cenare a km 0, mentre insieme ai tartufai senesi e ai loro cani potranno cimentarsi nella “Cerca del tartufo”.
Chi vuole vivere esperienze di un’altra epoca, può invece salire a bordo del famoso “Treno Natura” per scoprire paesaggi inconsueti della campagna senese: un antico treno a vapore che, partendo da Grosseto e da Siena, porta attraverso una ferrovia non più in servizio fino al Castello di San Giovanni.
La Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi premia anche i prodotti tipici dell’intero territorio. Ci saranno infatti degustazioni e punti vendita di formaggi, pecorini a latte crudo, insaccati, carni di Chianina e Cinta Senese DOP, olio extravergine di oliva di grande qualità, il vino della Doc Orcia e Brunello.
Non mancheranno visite ad aziende agricole, al Museo del Tartufo, cantine, frantoi e caseifici, trekking fra boschi e campagne. Da segnalare lo stand curato dalla Pro Loco con le ricette autentiche delle massaie di San Giovanni e una rete di ristoranti specializzati che propongono piatti e menù a tema.
I tartufi di San Giovanni d’Asso
La pioggia di settembre, dopo la siccità di questa estate, fa sperare in una “ripresa” del settore. “Il trend climatico è positivo – ha spiegato Paolo Valdambrini, presidente dell’associazione dei tartufai senesi – quindi gli auspici sono buoni anche per un incremento quantitativo proprio nei giorni della festa. Certo non sarà un’annata abbondante e per questo è prevedibile che il prezzo oscillerà fra i 3.000 e i 4.500 euro in dipendenza della grandezza e dell’integrità del tartufo ovviamente”.