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Boccaccio 25: a Certaldo un viaggio nell’arte contemporanea per i 650 anni dalla morte del poeta

Un percorso visivo e materico inedito, in cui i quadri dell’artista tedesco Thomas Lange e le statue del giapponese Mutsuo Hirano reinterpretano il Decameron tra memoria e contemporaneità

Fino al 18 maggio 2025, il borgo medievale di Certaldo celebra il 650° anniversario della morte di Giovanni Boccaccio con Boccaccio 25, una mostra che intreccia passato e presente attraverso l’arte contemporanea. Curata da Davide Sarchioni, l’esposizione inaugura la rassegna CertaldoArte25 e porta nelle sale di Palazzo Pretorio e negli spazi esterni della Loggia del Vicariato e del Giardino della casa da tè le opere di due artisti di fama internazionale: il tedesco Thomas Lange e il giapponese Mutsuo Hirano.

Un omaggio a Boccaccio che si trasforma in un percorso visivo e materico inedito, dove la pittura gestuale e intensa di Lange dialoga con le sculture in terracotta di Hirano. La mostra si ispira al Decameron, evocando la varietà e la vitalità dell’espressione artistica come forma di resistenza culturale. Il progetto si fa così doppio tributo: al poeta certaldese e alla rilettura cinematografica che Pier Paolo Pasolini ne fece nel 1971.

Un itinerario tra storia e attualità

L’allestimento di Boccaccio 25 guida i visitatori in un viaggio tra le sale storiche del Palazzo Pretorio. Il percorso espositivo si apre nella Loggia del Vicariato con nove sculture di Hirano che, con toni umoristici e dissacranti, reinterpretano i tipi umani delle novelle boccaccesche. Da qui, si accede alla Sala del Vicario, dove due ritratti speculari di Boccaccio e una sua versione tridimensionale introducono alla pittura di Lange, ispirata alla Deposizione di Pontormo e in dialogo con gli affreschi quattrocenteschi della sala.

La mostra si fa via via più immersiva: nell’Anticamera, i ritratti monocromi di Lange richiamano i volti delle donne iraniane e delle vittime di persecuzioni, mentre le sculture di Hirano amplificano il senso di dolore e speranza. Nella Camera delle Serve, un labirinto di teli dipinti avvolge il visitatore in un vortice di volti e colori, esplorando il tema dell’identità e della cultura queer. L’attualità emerge con forza nella Sala dell’Alcova, dove il mare diventa metafora: i dipinti di Lange evocano i naufragi dei migranti, mentre una scultura in blu di Hirano si erge come simbolo di speranza.

Il percorso continua nella Camera dei Forestieri, dove Lange si ispira a Pontormo e Botticelli e Hirano presenta i suoi tre demoni, visioni personali degli Oni giapponesi. Il tema della guerra e della pace domina la Loggia Coperta, con le tele di Lange che raffigurano santi e apostoli martirizzati e una Madonna con Bambino ispirata a Botticelli. Qui, le Ondine di Hirano diventano testimoni silenziose di un’umanità alla deriva.

Mutsuo Hirano, Boccaccio 25, exhibition view, Palazzo Pretorio, Certaldo

Arte come memoria e resistenza

Boccaccio 25 non è solo una celebrazione del poeta toscano, ma una riflessione sull’arte come strumento di resistenza e memoria. “Non vogliamo illustrare il Decameron,” spiega Lange, “ma ispirarci alla sua importanza nella storia della cultura europea come simbolo di libertà artistica e diversità.” Un concetto che si riflette nel dialogo tra le opere dei due artisti: le tele di Lange, con il loro linguaggio neoespressionista, restituiscono immagini stratificate di martiri contemporanei, migranti e figure sacre; le sculture di Hirano, tra richiami alla mitologia giapponese e alla tradizione mediterranea, raccontano un’umanità sospesa tra passato e presente.

Ad arricchire l’esposizione, un video-documentario di Isaco Praxolu che racconta il lavoro degli artisti nel loro studio a Casa Fornovecchino, nella campagna umbro-laziale.

Lange e Hirano, Boccaccio 25, exhibition view, Palazzo Pretorio, Certaldo

Un evento dal respiro internazionale

Promossa dal Comune di Certaldo con il patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana, Boccaccio 25 rappresenta anche un ponte culturale tra Italia, Germania e Giappone, i Paesi di origine degli artisti. “Questa mostra permette di vivere l’arte contemporanea in un dialogo profondo con la storia e il paesaggio di Certaldo,” sottolinea Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana. Il sindaco Giovanni Campatelli e l’assessora alla cultura Clara Conforti aggiungono: “È un’occasione per celebrare Boccaccio attraverso la bellezza e la creatività, con uno sguardo internazionale che unisce passato e presente.”

Un Decameron senza tempo, un viaggio nell’arte che esplora l’identità, la memoria e la società contemporanea: Boccaccio 25 è tutto questo, e molto di più.

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