A 53 anni dall’alluvione apre i battenti una mostra a Firenze, promossa dall’Associazione Vivi l’Arno, con l’obiettivo di ripercorrere il lavoro degli ultimi 20 anni per la messa in sicurezza del fiume, oggi l’unico in Europa che non riceve più scarichi fognari e industriali. L’appuntamento con l’apertura dell’esposizione “Arno. Sicuro. Pulito. Da vivere” è per il 4 novembre, nello spazio espositivo intitolato Carlo Azeglio Ciampi (via de’ Pucci, 16 – Firenze).
Sarà la multimedialità ad accompagnare i visitatori in questo viaggio pensato non solo per ripercorrere tutte le opere realizzate e quelle in corso ma anche per far conoscere le tante attività che si svolgono sulle rive del fiume e il rapporto tra l’Arno e i cittadini.
“Da un punto di vista mediatico – spiega il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani -, è indubbio che l’alluvione del ’66 colpì più Firenze che la Toscana ma non dobbiamo dimenticare i morti e la devastazione in tutto il nostro territorio”. “Nel giorno dell’anniversario ricordiamo e celebriamo quanto è stato fatto, moltissimo, e quanto ancora dobbiamo inserire nella nostra agenda da un punto di vista di interventi a contrasto del dissesto idrogeologico”.”
La mostra è “straordinariamente importante”, ricorda Erasmo D’Angelis dell’associazione Vivi l’Arno che commenta: “potremo ammirare un fiume molto cambiato grazie anche al contributo dei sindaci, delle aziende idriche e di chi ha lavorato per la sua depurazione”. L’Arno può vantare “interventi in corso per quasi 130 milioni di euro. Risorse per la messa in sicurezza che erano attesi da almeno 50 anni e che erano stati immaginato già nel 1967”. “È un fiume – continua – che sta diventando sempre più sicuro, ricco di ecosistemi diversi e pieno di vita, basti pensare che le sponde, grazie al lavoro fatto dai consorzi di bonifica, non sono mai state così pulite”. Per D’Angelis, l’Arno è oggi più che mai un “fiume da vivere. La mostra servirà anche per recuperare quella cultura fluviale che abbiamo perso dopo l’alluvione. L’Arno non è un nemico ma una ricchezza straordinaria”.
“Tornare a vivere il fiume e recuperare un rapporto sereno e tranquillo” è fondamentale per il presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani, che ricorda la seduta straordinaria in programma nel pomeriggio di lunedì 4. La mattina, nel corso dell’inaugurazione della mostra che resterà aperta al pubblico fino al 21 novembre, sarà consegnata anche una targa in ricordo del giornalista Rai Marcello Giannini, la ‘voce’ che raccontò le ore drammatiche dell’alluvione del 1966.