Due bambini in età scolare si trovano da giorni chiusi in casa da soli, in isolamento sanitario per coronavirus. La storia commuove tutti: siamo a Montevarchi, in provincia di Arezzo dove un intero paese si è messo a disposizione dei due piccoli, per aiutarli a superare questo periodo di emergenza. La nonna è deceduta giovedì scorso, sempre per Covid-19, nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Arezzo e sempre nello stesso ospedale è ricoverata anche la madre, un’operatrice sanitaria le cui condizioni sono in netto miglioramento.
Il padre non c’è, quindi, adesso, tutore temporaneo dei bambini – come riporta il quotidiano La Nazione – è diventato lo stesso sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini.
Così la città si è rapidamente messa in moto per garantire assistenza, vigilanza e vicinanza ai due fratellini. Intorno a loro non manca il supporto sia di alcuni parenti che di volontari e persone della parrocchia. Tutti insieme si stanno occupando del cibo per pranzo, merenda e cena.
Nel giardino sotto casa, adeguatamente sanificato, staziona giorno e notte un camper, con un volontario a turno, pronto ad accorrere in caso di emergenza. Durante la notte è attivo un numero con un operatore sempre a disposizione per qualsiasi problema dovesse presentarsi.
Al di là delle necessità di sostentamento sono state predisposti aiuti per non far sentire troppo soli i piccoli: un operatore da fuori si intrattiene e parla con i bambini affacciati al balcone. Oltre a questo è stato garantito l’incontro – seppur virtuale – con la madre ricoverata grazie alle videochiamate. La tecnologia diventa dunque l’abbraccio che tiene legata questa famiglia, l’ennesima, messa a durissima prova dal più grande nemico dell’umanità dal dopoguerra ad oggi, il Corona Virus.