L’incendio del Monte Serra a Vicopisano scoppiato ieri mattina oggi è ancora attivo, come informa la Protezione civile regionale. Il servizio Antincendio regionale boschivo, titolare del coordinamento degli interventi, ha reso noto che gli operai forestali e i volontari (CVT) stanno ancora lavorando per circoscriverlo. La superficie interessata è di 230 ettari e sul posto sono impegnati tre mezzi aerei nazionali e un elicottero regionale.
Anche la zona di Sillano (Lucca), coda dell’incendio che sta interessando il Monte Serra, è tenuta sotto controllo con azioni di controfuoco per evitare che possa interessare il centro abitato.
Le fiamme al momento coinvolgono 100 ettari di bosco e fino a stamani sono state impiegate circa 25 squadre costituite da operai forestali e volontari del Coordinamento volontariato toscano (Cvt). Sono attivi due Canadair e un elicottero
regionale.
È stata l’imprudenza di un anziano, che nel suo podere voleva bruciare rovi e sterpaglie, ad innescare il rogo partito ieri mattina sul Monte Serra. Il vento forte, in quota, ha fatto il resto. Ieri per tutto il giorno decine di vigili del fuoco e volontari dell’antincendio boschivo toscano hanno combattuto le fiamme, nel pomeriggio sono arrivati anche quelli della Svs pubblica assistenza della vicina Livorno. Il fuoco ha attaccato un versante della montagna che era stato risparmiato dal devastante incendio dell’autunno scorso. Due i fronti di fuoco, uno sul versante di Vicopisano, e l’altro su quello di Buti. Le raffiche di vento hanno alimentato le fiamme da una parte all’altra delle vallate. Per questo sono state evacuate una decina di abitazioni. Oggi è stata disposta la chiusura delle scuole a Vicopisano.
Intanto l’anziano ottantenne, proprietario del podere da dove si è sprigionato l’incendio, chiede scusa: “Erano più di due anni che volevo bruciare quei rovi, maledetto me. Stamani, giuro, non c’era vento. Ho controllato alle 7 e alle 8, poi intorno alle 9,15 ho appiccato le fiamme, avevo anche circoscritto per bene l’area per non rischiare”. E’ stato lui a dare l’allarme al 115.