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Monte Oliveto e La Verna tra le migliori destinazioni al mondo del 2025: parola di National Geographic

Nella top 25 delle mete turistiche più belle anche i monasteri medievali italiani: posto speciale all’abbazia e al santuario in Toscana che si preparano ad accogliere migliaia di visitatori in vista del Giubileo

Santuario La Verna - © Michal Szymanski/shutterstock

Tra le 25 mete “best of the world” da visitare nel 2025, il National Geographic consiglia anche i monasteri medievali italiani e tra questi ha scelto di citare La Verna e l’Abbazia di Monte Oliveto. Una lista autorevole e prestigiosa, attesa dai viaggiatori di tutto il mondo, e che premia ancora una volta la Toscana. La motivazione è semplice: “Abbraccia la serenità spirituale”.

Nella top 25 si parla in generale dei circa 200 monasteri cenobitici risalenti al Medioevo, sparsi in tutta Italia. I monaci che vivevano in questi santuari appartati praticavano la vita in comune e fornivano letti ai vagabondi stanchi, una tradizione che continua ancora oggi, dove tutti i visitatori sono i benvenuti indipendentemente dallaffiliazione religiosa”, si legge nell’articolo. E ancora: Le camere sono minimaliste, ma le esperienze non lo sono: ascolta i canti gregoriani, ammira gli oggetti sacri e le opere d’arte rinascimentali o medita in un tranquillo ambiente naturale”. Poi arrivano le mete specifiche, che parlano solo di Toscana: I monasteri attivi in cui i viaggiatori possono soggiornare includono La Verna”  elAbbazia di Monte Oliveto Maggiore vicino a Siena, dove è possibile degustare il vino prodotto dai monaci nella cantina dellabbazia”.

Un riconoscimento che a pochi mesi dal Giubileo può dare una bella spinta alla promozione di questi territorio anche perché, come fa sapere il  Ministero del Turismo, sono attesi 35 milioni di arrivi e 105 milioni di presenze in Italia. Un turismo religioso certo, ma anche esperenziale, alla scoperta di un patrimonio legato sì alla fede, ma che ha un valore storico, artistico e culturale profondo.

L’Abbazia di Monte Oliveto

Tra le crete di Asciano, nel senese,  tra il rosso della terra smossa e il bianco delle rocce c’è un luogo così suggestivo da venir chiamata da sempre deserto di Acona. qui sorge l’Abbazia di Monte Oliveto. Nacque, come riportato dalla charta fundationis, il 26 marzo 1319 per opera di Bernardo Tolomei, Patrizio Patrizi e Ambrogio Piccolomini. Loro abbracciarono la Regola di San Benedetto e dettero vita alla Congregazione monastica approvata da Papa Clemente VI il 21 gennaio 1344.

Oggi è luogo di spiritualità, legato profondamente al paesaggio naturale, ma anche di ospitalità e di tradizioni enogastronomiche. Amato e conosciuto è meta di migliaia di pellegrini e visitatori e adesso per il Giubileo si prepara ad accoglierne anche di più.

Abbazia Monte Oliveto – © Abbazia Monte Oliveto

Il ricnoscimento del National Geographic è stato accolto con soddisfazione dal Comune di Asciano: “Monte Oliveto come meta ideale per il turismo esperienziale, in cui poter abbracciare e vivere veri e propri soggiorni all’insegna della serenità spirituale. Una segnalazione che, anche in vista del Giubileo, si estende a tutto il territorio di Asciano e al suo paesaggio, contesto naturalistico e ambientale di pregio e destinazione turistica sempre più ricercata e scelta dai viaggiatori di tutto il mondo”, è il commento dell’assora al turismo e cultura Enrica Ercoli.

Il Santuario della Verna

Siamo nel Parco nazionale delle foreste casentinesi, tra natura rigogliosa e montagne. Sulla Verna c’è il santuario famosissimo in tutto il mondo perché qui San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate il 17 settembre del 1224. Ottocento anni fa e l’anniversario è stato celebrato anche in Toscana con manifestazioni ed eventi.

La spiritualità e la religione si respirano potenti in questo luogo carico di storia, ma è anche l’arte rinascimentale ad attirare migliaia di visitatori. Qui, nell’interno a croce latina e a navata unica, sono custodite  le splendide terrecotte invetriate di Andrea della Robbia e la sua meravigliosa “Crocefissione”  decora la parete centrale della Cappelle delle Stimmate.

Le Foreste Casentinesi – © Giro d’Italia

Come l’arte, è imponente anche la natura che domina questi luoghi sacri nei secoli. Per chi vuole immergersi in queste foreste ci sono i sentieri del Monte Penna adatte a escursioni e passeggiate che offrono panorami unici.

Sul sito web del Santuario ci sono tutte le informazione e, come si legge, si consiglia  di prenotare la visita “per scoprire la bellezza dei paesaggi, ammirare le opere d’arte e vivere un’esperienza spirituale indimenticabile sulle orme del Poverello. Lasciati avvolgere dalla maestosità della natura e dall’arte sacra in uno dei luoghi più affascinanti della Toscana”

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