I satelliti possono raccogliere molti dati che permettono di monitorare tempestivamente i fenomeni territoriali come l’inquinamento, gli incendi, la perdita di biodiversità, le trasformazioni urbanistiche o le isole di calore. Con un investimento di oltre 1 miliardo di euro, stanziati nel quadro del PNRR, “IRIDE” è stata presentata come la più importante costellazione di satelliti a bassa quota per l’Osservazione della Terra che l’Europa avrà entro il 2026. Grazie all’impegno dell’Agenzia Spaziale Italiana ed Europea (ASI e ESA), il programma supporterà gli Uffici della Pubblica Amministrazione con mappature aggiornate del territorio utili nei processi decisionali.
Considerando che la Regione Toscana provvede da sempre, nell’ambito del Governo del Territorio, all’aggiornamento e diffusione dell’informazione territoriale (intesa come il complesso dei dati localizzati geograficamente), ESA ha selezionato e proposto all’Ufficio cartografico del Settore Sistema informativo e pianificazione del territorio, della Direzione Urbanistica della Regione, una specifica collaborazione che garantirà la partecipazione nella fase di definizione dei requisiti e l’adozione, in via prioritaria, dei futuri servizi per il monitoraggio del territorio.
“Saremo fra le prime Regioni ad utilizzare Iride- ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani-; grazie infatti all’impostazione innovativa e all’avanguardia della nostro settore cartografico, l’Esa ci ha selezionato per utilizzare i satelliti e le tecnologie più avanzate a vari livelli, per mappare la nostra Regione. Si sta concretizzando – ha aggiunto Giani- una collaborazione importante con l’ Esa che ci rende molto orgogliosi e ci pone in prima fila nell’utilizzo dei sistemi satellitari”.
La Giunta regionale ha accolto favorevolmente la proposta dell’ESA e, in linea con quanto già fatto nel passato, ha messo a disposizione le competenze regionali per favorire l’utilizzo delle nuove tecniche di telerilevamento satellitare.
“I servizi innovativi che ne deriveranno – ha detto l’assessore regionale al governo del territorio Stefano Baccelli – trasformeranno la già enorme ricchezza di dati raccolti dalla Regione da aereo e a terra, in informazioni a valore aggiunto: elaborando e analizzando i dati satellitari e convalidando i risultati ottenuti gli uffici regionali e locali potranno create mappe, identificate caratteristiche ed anomalie ed estrapolate informazioni necessarie a rendere il governo del territorio toscano sempre più sostenibile”.