Altro che calza della befana. A Scandicci le feste dell’Epifania regalano una nuova sede per Jimmy Choo, brand noto per le scarpe di lusso. Dal prossimo 7 gennaio sarà ospitata qui l’intera struttura per la supply chain. L’edificio alle porte di Firenze si estende su tre livelli per 3.000 mq tra uffici e magazzini.
Nel seminterrato di 2.600 mq ci sarà spazio per parcheggi con tanto di stazioni di ricarica per auto elettriche e locali tecnici. Costruito su un sito industriale in disuso, l’edificio utilizza materiali e tecnologie avanzati progettati per aiutare a ridurre al minimo l’impatto ambientale. All’interno sono stati usati materiali fonoassorbenti, per garantire un posto di lavoro silenzioso e al tempo stesso produttivo.
Jimmy Choo si rafforza in Toscana
“Per quasi 30 anni il marchio ha lavorato con gli artigiani, i fornitori e le fabbriche migliori in Italia, – ha spiegato Hannah Colman, ceo dell’azienda famosa nel mondo per le scarpe glamour da red carpet -, questa apertura rafforza la nostra tradizione nella creazione di scarpe e accessori e il nostro impegno a mantenere i più alti standard di artigianalità“.
Un importante passo in avanti per il marchio fondato nel 1996 e per il gruppo del lusso di cui fa parte, Capri Holdings che possiede pure Versace e Michael Kors. Di recente la società quotata alla Borsa di New York ha acquisito altre due fabbriche in Italia.
Nel dicembre 2019 ha infatti rilevato Alberto Gozzi (oggi Capri Footwear Industries), calzaturificio di Chiesina Uzzanese in provincia di Pistoia. La scorsa primavera è stata la volta a Levane, frazione di Montevarchi, di Sicla, calzaturificio da tempo fornitore di Jimmy Choo.
Aspettando la nuova proprietà
Nelle ultime settimane, dopo la fallita fusione tra Tapestry e Capri Holdings, Jimmy Choo e Versace sarebbero state messe in vendita. Una scelta, da parte di Capri Holdings, per concentrare soldi ed energie su Michael Kors.
Nell’area dove sta per aprire Jimmy Choo sono già presenti altri poli produttivi delle grandi maison del lusso: Gucci, Dior, Yves Saint Laurent e Braccialini. Un’apertura che, è l’augurio degli addetti ai lavori, possa segnare la ripresa del comparto dopo un periodo di forte crisi.