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Mobilità elettrica in Toscana: a che punto siamo con le infrastrutture di ricarica?

La Toscana è tra le regioni più attrezzate per la mobilità elettrica, con 3.320 punti di ricarica attivi. Firenze spicca per densità di infrastrutture, ma resta la sfida di ampliare la rete extraurbana

La mobilità elettrica continua a crescere in Italia e la Toscana si conferma tra le regioni più attrezzate per la transizione verso veicoli a zero emissioni. Secondo il rapporto 2024 di Motus-E sulle infrastrutture di ricarica a uso pubblico, la nostra regione si posiziona sesta in Italia per numero di punti di ricarica installati, con 3.320 unità attive.

La classifica delle regioni: dove si colloca la Toscana?

A guidare la classifica delle regioni con il maggior numero di punti di ricarica pubblici troviamo la Lombardia, con 11.317 punti, seguita da Piemonte (5.607), Lazio (5.288), Veneto (5.044) ed Emilia-Romagna (4.650). La Toscana si piazza immediatamente dopo, davanti alla Sicilia, che conta 2.735 punti.

Per quanto riguarda la tipologia di ricarica, in Toscana risultano installati: 3.186 punti in corrente alternata (AC), di cui 2.868 attivi; 608 punti in corrente continua (DC), di cui 452 attivi.

Firenze in testa per punti di ricarica ogni abitante

A livello urbano, Firenze si distingue come una delle città italiane con la maggiore densità di punti di ricarica in rapporto alla popolazione. Con 552 punti attivi su 356.118 abitanti, il capoluogo toscano si piazza primo in Italia per numero di infrastrutture disponibili ogni 1.000 abitanti, con un rapporto di 1,6 punti per 1.000 abitanti. Un dato superiore a città come Roma, Milano, Napoli e Torino.

Anche per densità territoriale, Firenze si colloca tra le città meglio servite con 5,4 punti di ricarica ogni km², segnale di una rete capillare che rende più semplice l’utilizzo quotidiano dell’auto elettrica.

Obiettivi futuri e aree di miglioramento

Se la Toscana si conferma tra le regioni più avanzate in termini di infrastrutture di ricarica, c’è ancora margine per migliorare. Il rapporto Motus-E evidenzia come le aree extraurbane abbiano una copertura inferiore rispetto ai centri urbani, con la necessità di installare più colonnine lungo le principali arterie stradali e autostradali.

Inoltre, l’incremento delle stazioni di ricarica ultra-fast potrebbe favorire la diffusione della mobilità elettrica per i lunghi spostamenti, contribuendo alla riduzione delle emissioni e alla transizione ecologica della regione.

La Toscana si trova quindi in una posizione favorevole, ma la sfida è ancora aperta: la mobilità sostenibile passa anche dalla crescita dell’infrastruttura di ricarica, un elemento chiave per incentivare sempre più persone a scegliere l’auto elettrica.

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