Torna Mixité il festival che porta a Firenze suoni, voci e culture da tutto il mondo. Da marzo a giugno saranno in tutto dieci concerti per un’immersione nel sound globale dal Sudafrica al Venezuela, dalla Francia all’Inghilterra, dall’Italia alla Siria fino all’Iran, al Mali, al Niger, agli Stati Uniti.
Al PARC Performing Arts Research Centre nel piazzale delle Cascine un cartellone di appuntamenti tra nomi internazionali e progetti in prima assoluta per esplorare le trame sonore più interessanti da ogni angolo del mondo.
Mixité è a cura di Toscana Produzione Musica un Centro di produzione Musicale e un sistema di residenze artistiche, a sostegno per il dialogo tra musica e arti dello spettacolo oltre che per la circuitazione e distribuzione, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio tenendo lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo, sostenuto da Ministero della Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Pisa e Regione Toscana.
“Toscana Produzione Musica sta superando la sfida più difficile – sottolinea il presidente Paolo Zampini – ovvero inserirsi su un territorio ricco di offerta ma dove è sempre stato complesso lavorare insieme e lavorare a un sistema comune. Grazie a una rete sempre più importante di luoghi e puntando su scelte eterogenee e di qualità, il Centro ha la possibilità di rendere riconoscibili sotto un unico marchio di fabbrica progetti che stanno trovando nuove connessioni, nuove possibilità, nuova linfa e nuovi pubblici e trasformando la Toscana in un possibile e vasto aggregatore intergenerazionale”.
“È un programma che ci rende particolarmente orgogliosi – affermano i direttori artistici Maurizio Busìa e Francesco Mariotti – perché intreccia alcune delle migliori proposte internazionali e nazionali a produzioni nate da talenti toscani che si sono relazionati con il resto del mondo esportando qualità ed entusiasmo contagiosi. È il caso di Silvia Bolognesi e Michelangelo Scandroglio che in Toscana Produzione Musica hanno potuto trovare un territorio di creazione e lavoro, e attraverso visioni aperte e senza troppi confini, stanno rappresentando l’eccellenza sul panorama musicale non soltanto europeo”.
Tutti i concerti di Mixité
Partenza venerdì 1 marzo alle 21.00 con la trascinante energia dei BCUC – Bantu Continua Uhuru Consciousness: dalla township nera di Soweto, a Johannesburg, sette artisti sul palco per trascinare il pubblico in un’esperienza ancestrale e potentissima, tra ritmi rituali innestati di rap, attitudine rock e jazz militante. Basso, percussioni e voci per la formazione segnalata dal guru della musica Gilles Peterson come “miglior concerto mai visto” e vincitrice del prestigioso Womex Artist Award, del 2023, a suggello di una clamorosa stagione di concerti, tra Africa, Europa e America (ingresso 10€, ridotto 7€, prevendite su Ticketone, info: www.toscanaproduzionemusica.it).
Il 17 marzo arriva a Firenze La Chica, songwriter che mescola abilmente eredità latina e influenze culturali urbane del quartiere di Belleville, a Parigi.
Naïssam Jalal, flautista franco-siriana con un repertorio al crocevia tra musica mistica medio orientale e jazz suonerà al Parc il 24 marzo.
“Soma”, collaborazione tra Peppe Frana, Masih Karimi e Ciro Montanari ispirata ai linguaggi sonori di Kurdistan e Persia suonerà dal palco fiorentino il 7 aprile.
Mentre il 14 aprile arriva a Firenze il Nadir Trio: Ares Tavolazzi, Elias Nardi e Emanuele Le Pera in un viaggio tra le melodie del repertorio arabo-ottomano.
Il 28 aprile si terrà una grande festa nel segno della psichedelia afro per inaugurare una nuova stagione di performance dal vivo. Tra i protagonisti Eric Mingus, figlio del leggendario Charles, insieme a Silvia Bolognesi per un tributo in prima mondiale a un altro mito della musica, Gil Scott-Heron.
Il 23 maggio sarà il turno di Tartit, formazione tuareg nata in un campo profughi del Burkina Faso e capitanata dall’attivista maliana Fadimata Wallet Oumar.
Il 26 maggio sarà in concerto a Firenze la flautista Top Jazz Mariasole De Pascali in un solo col respiro di un microcosmo poetico.
E poi: ancora una prima firmata Toscana Produzione Musica col contrabbassista già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz Michelangelo Scandroglio alla testa del progetto “The iron way”: quattro musicisti da Italia e Regno Unito per tracciare una connessione tra la Maremma Toscana e Londra il 31 maggio.
La band desert blues Etran de l’ Aïr, dalle strade di Agadez porta in Europa il suo sound raffinato e potente, in concerto a Firenze il 2 giugno.
Mixité – Suoni e voci di culture antiche e attuali, è la rassegna live firmata Toscana Produzione Musica, centro presieduto da Paolo Zampini, con la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.