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Mirco Magnani in concerto con Sainkho Namtchylak e Nikolas Klau sulle orme di Zarathustra

Sabato 2 novembre torna al Circolo Arci Il Progresso di Firenze il musicista, compositore e produttore toscano, berlinese di adozione, per presentare il suo album “Zarathustra – Der große Mittag” ispirato a una delle opere più importanti del filosofo Friedrich Nietzsche, il 1° novembre anche a Bari

Mirco Magnani

Sabato 2 novembre il Circolo Arci Il Progresso di Firenze ospiterà un progetto molto particolare: “Zarathustra – Der große Mittag” questo è il titolo dell’ultimo album del musicista, compositore e produttore toscano Mirco Magnani che da molti anni vive a Berlino.

Sul palco ci saranno anche la cantante siberiana Sainkho Namtchylak e Nikolas Klau, inoltre le melodie elettroniche di Magnani saranno accompagnate dagli spoken word “virtuali” di Steven Brown dei Tuxedomoon.

Il disco di Mirco Magnani si ispira a una delle opere più importanti del filosofo Friedrich Nietzsche “Così parlò Zarathustra” e proprio da qui partiamo nella nostra intervista.

Ciao Mirco, quando studiavo Nietzsche all’università, trovavo alcune delle sue idee come l’eterno ritorno e il superuomo abbastanza estreme, in un certo senso mi spaventavano e per questo non è mai stato uno dei miei filosofi preferiti. Come mai ti sei ispirato proprio a lui, cosa ti affascina di questo filosofo?

Nietzsche spesso è stato frainteso, probabilmente per la difficoltà nell’analizzare i suoi concetti che sono occulti, nascosti, non sono chiari a una prima lettura. Secondo me non è poi così estremo. Anche per quanto riguarda il concetto dell’eterno ritorno, lui spesso insiste che è il piacere che vuole l’eternità, il piacere vuole se stesso, vuole tutto eternamente uguale.

Anchio ho studiato Nietzsche a scuola, dopo trentanni l’ho riletto e ci ho visto tutta un’altra cosa. Ho visto una persona piena di speranza e di ottimismo, che pensava che l’uomo potesse diventare migliore, più virtuoso, più benevolo. Lui diceva che l’uomo è “un cavo teso tra la bestia e il superuomo”, è in una via di mezzo in cui ancora non si è scrollato di dosso quello che era, e non ha raggiunto quello che dovrà essere. Il sottotitolo di Così parlò Zarathustra è Der große Mittag” cioè il grande meriggio che per Nietzsche era proprio quando l’uomo sta al centro del suo cammino tra l’animale e il superuomo.

Nietzsche era una persona piena di speranza e di ottimismo che pensava che l’uomo potesse diventare migliore, più virtuoso, più benevolo

Una visione forse un po’ utopistica della realtà, perché se ci guardiamo intorno non mi sembra che gli umani abbiano fatto grossi passi avanti

Sai sono passati “solo” 100 anni dai suoi tempi, guardando l’evoluzione dell’uomo e dell’universo 100 anni non sono niente. Probabilmente sarà necessario ancora qualche secolo prima che l’uomo tenda ad evolversi o a devolversi e rinascere in un altro modo. Però anchio sono ottimista come Nietzsche e trovo le sue parole piene di fiducia e di speranza nel futuro. 

Come sei entrato in contatto con i musicisti che saranno con te sul palco Sainkho Namtchylak e Nikolas Klau?

Per il mio disco ho cercato artisti di lingue e culture diverse, ma con una certa maturità, per interpretare le varie “facce” di Zarathustra. Ho conosciuto Nikolas trent’anni fa quando ho avuto a che fare con Steven Brown dei Tuxedomoon (anche lui ha partecipato al mio album). Nell’86 ha prodotto il primo album che ho realizzato con la band dei Minox. Poi cinque anni fa Nikolas è tornato ad abitare in Germania a Berlino, così ci siamo rivisti e ho pensato di coinvolgerlo nel progetto anche perché è madrelingua e l’ho invitato a interpretare i testi in tedesco sull’album.

Sainkho che è russa, siberiana, l’ho sconosciuta l’anno scorso e l’ho subito contattata per collaborare al mio disco. Si è subito interessata al progetto e interpreta una versione femminile di Zarathustra. Infine ho scelto una band iraniana, perché  dicono che Zarathustra era persiano. Ho coinvolto i Paganland che fanno dark-folk e usano strumenti tradizionali. Quindi nel mio disco ci sono quattro lingue, quattro culture, quattro punti di vista su questo personaggio.

Chi era Zarathustra, quest’uomo che nel libro di Nietzsche intraprende un viaggio iniziatico?

Zarathustra secondo libri di qualche migliaio di anni fa, veniva considerato una sorta di profeta, una persona che ha lottato per eliminare alcuni ritualismi come il sacrificio degli animali. Era molto avanti per i suoi tempi, era un non-violento che predicava pari diritti per l’uomo e per la donna. Infatti da lui è nato lo Zoroastrismo che non è una vera e propria religione ma un pensiero filosofico, anche se da qualcuno è considerata la prima religione della storia. 

Mirco Magnani, Sainkho Namtchylak e Nikolas Klau sono in Italia per un mini tour che prevede due date: il 1° novembre al Time Zones Festival di Bari e il 2 novembre al Circolo Arci Il Progresso di Firenze.

Sainkho Namtchylak

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