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La batoniite è “minerale dell’anno”, la nuova specie scoperta nelle miniere di Chiusdino

Il minerale è stato studiato dai ricercatori dell’Università di Pisa che sono riusciti a definirne la struttura e la complessa cristallochimica. Per la prima volta il riconoscimento istituito International Mineralogical Association è stato assegnato ad una specie mineralogica scoperta in Italia

Batoniite

La batoniite è stata eletta “Minerale dell’Anno” 2023, si tratta di un grande riconoscimento perché mai prima d’ora dall’istituzione del prestigioso riconoscimento nel 2014 dall’International Mineralogical Association, un gruppo internazionale rappresentativo delle società mineralogiche nazionali di quasi 40 differenti paesi, era stato attribuito ad una specie mineralogica scoperta in Italia. E’ accaduto però con la batoniite, scoperta nella miniera di Cetine di Cotorniano a Chiusdino da un gruppo di ricerca coordinato dalla dottoressa Daniela Mauro del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e referente della Sezione di Mineralogia del Museo di Storia Naturale.

La batoniite, inoltre, è la quinta nuova specie minerale scoperta nella miniera di Cetine di Cotorniano, dopo brizziite, cetineite, onoratoite e rosenbergite.

Un rompicapo mineralogico

“Si presenta come aggregati emisferici composti da cristalli tabulari fragili, fino a 1 mm di dimensione, di colore bianco o incolore, con una striscia bianca e una lucentezza vitrea o grassa”, così è descritta sull’ European Journal of Mineralogy.

Individuata negli anni Ottanta del secolo scorso da un gruppo di ricercatori, la batoniite era rimasta, fino ad oggi, un vero e proprio rompicapo mineralogico. Solo lo scorso anno gli studiosi dell’Ateneo pisano sono riusciti a definirne la struttura e la complessa cristallochimica. Una scoperta resa possibile anche grazie dalla recente installazione, presso i laboratori pisani, di un diffrattometro a raggi X per cristallo singolo del Centro per l’Integrazione della Strumentazione scientifica dell’Università di Pisa (CISUP).

Le indagini condotte dall’equipe guidata dalla dottoressa Mauro hanno così definito la formula chimica di questa nuova specie mineralogica, oltre ad averne individuato la struttura, una delle più complesse mai descritte fra i minerali oggi noti e caratterizzata dal poli-oxo-catione, finora osservato solo in fasi sintetiche ottenute durante lo studio del comportamento geochimico dell’alluminio in soluzione acquosa.

La scoperta fatta dai ricercatori dell’Università di Pisa, oltre a raccontarci qualcosa in più sul ciclo geochimico dell’alluminio, uno degli elementi più abbondanti del nostro pianeta, ci illumina ancora una volta sulla bellezza della natura che, con gli adeguati mezzi tecnologici, si svela in tutta la sua complessità.

La scoperta del minerale

Ritrovato nella miniera abbandonata di Cetine di Cotorniano, in provincia di Siena, il minerale è stato consegnato ai ricercatori pisani dal collezionista Massimo Batoni, nel quadro di una collaborazione fra il Dipartimento di Scienze della Terra e gli appassionati dell’Associazione Mineralogica Fiorentina (AMF) e dell’Associazione Mineralogica Prato e Pistoia (AMPP). E proprio a Massimo Batoni è stata dedicata questa specie, per i suoi contributi alla conoscenza della mineralogia italiana.

Il premio “Minerale dell’anno”

Il premio “Minerale dell’Anno”, finalizzato a riconoscere il minerale di maggior interesse scientifico la cui pubblicazione sia avvenuta nell’anno solare precedente, è stato istituito nel 2014 dall’International Mineralogical Association, un gruppo internazionale rappresentativo delle società mineralogiche nazionali di quasi 40 differenti paesi.

Ogni anno vengono approvate circa 100 nuove specie mineralogiche, le quali passano al vaglio di una commissione di esperti, la Commission on New Minerals, Nomenclature and Classification. Sono poi questi stessi esperti, tramite votazione segreta, a indicare il “Minerale dell’Anno”.

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