Sabato 31 luglio sarà la comica Michela Giraud reduce dallo straordinario successo di “LOL…Chi ride è fuori” a chiudere il Florence Folk Festival nel parco del Castello dell’Acciaiolo a Scandicci.
La “regina” italiana della stand up comedy porterà in Toscana il suo nuovo esilarante show “La verità, nient’altro che la verità. Lo giuro!”.
Vulcanica, irrefrenabile, spregiudicata: la Giraud è una valanga di ottimismo senza peli sulla lingua. Non si direbbe davvero che ha una laurea in storia dell’arte e che il suo sogno più recondito è regalarsi una giornata intera agli Uffizi. Proprio da qua partiamo nella nostra intervista.
Ciao Michela! Come si passa da una laurea in storia dell’arte alla stand up comedy?
Quando uno si laurea in storia dell’arte lo fa perchè vuole guardare con un occhio diverso la realtà. Laurearsi in storia dell’arte ti porta a vedere molte immagini e ad analizzare in maniera meticolosa quello che vedi. Questo mi ha molto aiutato perchè parte del lavoro che faccio è osservare quello che ho intorno. Un giorno mi è capitato che durante una gita dove dovevo spiegare una chiesa non mi ricordavo nulla perchè era una chiesa bizantina, invece a me piace il ‘500. Così mi sono ritrovata a fare un monologo di stand up e mi hanno consigliato di fare teatro. Quindi alla fine è arrivato questo amore e io l’ho assecondato, è il mestiere che è venuto da me, non l’ho scelto io. Ti posso dire che il primo agosto mi vorrei regalare un ingresso agli Uffizi, sarebbe molto bello.
Non sei una comica che parla specificamente di politica ma a me sembra che quello che dici e il modo in cui lo dici sia un atto rivoluzionario e per questo anche politico
Credo di sì, sicuramente dietro c’è un messaggio e ogni volta che una persona si impone per quello che è fa un atto politico. Ma se hai l’intento specifico di fare un atto politico ti perdi il punto numero uno e cioè che innanzi tutto devi fare ridere. Se vuoi fare politica vai a fare politica. Io ho dei monologhi durissimi, altri invece più frivoli, io voglio essere libera. Sicuramente quello che dici è vero, però non è il mio primo fine la politica, io voglio fare battute e far ridere, voglio esprimere il mio pensiero ma anche scherzare su cose che un messaggio politico non ce l’hanno. Voglio tenermi aperte più possibilità.
Se volevo piacere a tutti ero una pizza
Sul palco ti senti libera?
Il palco è l’unico posto dove sono libera. In tutto il resto sono contenuta, nelle interviste, quando faccio conduzione, in radio, almeno sul palco lasciatemi in pace. Forse non a tutti piace quello che faccio, ma se volevo piacere a tutti ero una pizza.
C’è qualcosa che vorresti fare che ancora non hai fatto?
Io sono stata fortunata perchè ho avuto la possibilità di provare a fare tutto quello che volevo. Diciamo che mi piacerebbe un giorno fare teatro serio, sarebbe una bella prova, oppure mi piacerebbe fare l’attrice di cinema con un regista che faccia uscire il mio lato più drammatico. Mi piacerebbe un giorno provare a fare dei podcast. Mi piacerebbe provare tutto, ma tutto sommato ho fatto tutto quello che mi pareva. Sono stata caparbia ma anche fortunata.
Quest’inverno in un momento durissimo per l’Italia è uscito “LOL” su Amazon ed è stato un successo incredibile, ve l’aspettavate?
No, per niente. Noi l’abbiamo fatto, poi ci siamo salutati. Ci siamo detti: “Ciao, se vedemo”. Quando poi è uscito è stata una bella scoperta.
State pensando a un capitolo due di LOL?
Non possiamo farlo. Ma se Amazon vuole farci fare qualcos’altro subito!
Ho visto in questi giorni un tuo sketch sulle fake news sui vaccini che mi ha fatto molto ridere. A volte anche la comicità può essere una chiave con cui far arrivare un messaggio importante
Può esserlo ma è sempre comicità, io non sono Mario Draghi. Io derido chi crede che ci siano delle “cose” dentro i vaccini fatte per controllarci o chi crede a delle bufale. Io non derido chi non può farsi il vaccino per motivi di salute, non mi permetto. Ma se tu vieni da me e mi dici che coi vaccini ci controllano gli alieni io penso che a un certo punto la selezione naturale deve fare il suo corso, mi viene da ridere. Faccio satira su quello che è paradossale.
Le fake news sui vaccini
Ultima domanda: progetti per il futuro?
Farò su Real Time un programma che si chiama “C’era una volta l’amore”.
Se il titolo è questo mi sa che ne vedremo delle belle…
In realtà è il primo programma in cui mi cimento con una condizione “seria”. Poi ci sarà al cinema “Il mammone” con Diego Abatantuono e per il resto si vedrà.