A Rondine, la Cittadella della pace in provincia di Arezzo, oggi ha suonato la campanella del primo giorno scuola in una giornata che ha dato avvio ad un nuovo anno di formazione.
I percorsi formativi promossi da Rondine
Sono tre i principali percorsi formativi in partenza, tutti uniti dal Metodo Rondine. Dal benvenuto alla nuova generazione degli studenti della World House provenienti da luoghi di guerra, all’avvio del nuovo anno scolastico nella Cittadella della Pace di Arezzo per i 31 studenti del Quarto Anno Rondine fino alla partenza delle nuove Sezioni Rondine nelle scuole di tutta Italia, che quest’anno per la prima volta è stata attivata anche nelle scuole medie, ovvero le secondarie di primo grado.
Una giornata che ha visto il borgo di Rondine animato dalla presenza di oltre 500 persone provenienti da tutta Italia tra studenti, docenti e dirigenti scolastici. “Rondine ha la forza di fare festa nonostante quello che succede, non perché dimentica, ma perché ha speranza. Grazie a voi, venendo a Rondine regalate un pezzettino di fiducia: la Cittadella prende questo patrimonio e cerca di riprodurlo” ha detto il presidente di Rondine, Franco Vaccari.
A seguire il benvenuto di uno studente senior alla nuova generazione della World House di Rondine, composta dai 15 giovani kosovari, bosniaci, serbi, armeni, azeri, osseti, maliani, colombiani, che hanno accettato la sfida di incontrare il nemico e formarsi come leader di pace.
Oltre alle testimonianze dei giovani e alla presentazione del percorso formativo anche quella Master in Conflict Management and Humanitarian Action promosso dall’Università di Siena in collaborazione con la Cittadella e che prevede anche un modulo su Metodo Rondine.
La Sezione Rondine in 32 scuole italiane
Spazio quindi alle 32 scuole italiane di ben 15 regioni che hanno attivato la Sezione Rondine, un triennio scolastico sperimentale che ogni istituto scolastico superiore può scegliere di avviare insieme con Rondine per costruire un nuovo percorso pedagogico e formativo centrato sul Metodo per la trasformazione creativa dei conflitti che intende rimettere al centro la relazione educativa.
Grande novità di quest’anno l’attivazione della sperimentazione anche nelle scuole medie grazie all’adesione dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Terranuova Bracciolini e dell’Istituto Comprensivo di Marciano e Lucignano.