Compravendite e prezzi in aumento per il mercato immobiliare in Toscana. È quanto emerso dal rapporto FIAIP (Federazione degli Agenti Immobiliari Professionali) sull’andamento del mercato immobiliare in Toscana nel secondo semestre 2024 presentato a Palazzo Strozzi Sacrati.
Per il mercato immobiliare residenziale in Toscana il 2024 si è chiuso con incrementi di entità “inferiore al 5%” nei valori e nel numero di compravendite. I valori tendenzialmente sono in leggero aumento, i prezzi stanno tenendo perché comunque abbiamo rilevato e stiamo rilevando come prospettiva nel 2025 una buona richiesta di appartamenti, c’è interesse nel comprarsi la casa”.
L’andamento del mercato immobiliare
Simone Beni, presidente Fiaip Toscana, ha spiegato che nel 2024 “abbiamo misurato un miglioramento nei tempi di vendita, e abbiamo misurato un numero di compravendite stabile, con prezzi abbastanza stabili”. Al momento, ha evidenziato Beni, “stiamo assistendo a tassi di mutuo che sono in costante diminuzione, questo crea maggior capacità di acquisto delle famiglie, ed è un driver importante per riuscire a effettuare una compravendita”.
D’altro canto, sottolinea il presidente regionale di Fiaip, “non riuscendo a trovare un appartamento in affitto, larghe fette di persone che non avrebbero pensato di investire oggi in un appartamento, lo fanno perché poi si vende bene: e quindi anche se mi servirà per 5-6 anni lo comprano, anche genitori di ragazzi che vanno all’università e che per 4-5 anni avranno bisogno di un appartamento. Lo vedono come forma di investimento”.
Giani: diritto alla casa per tutti
Il presidente Eugenio Giani, intervenuto all’incontro, ha richiamato l’attenzione sulle misure adottate per garantire il diritto alla casa, a partire dal piano regionale ad un anno dal varo, fino alle risorse regionali e del Pnrr. Non è mancato un accenno anche al tema degli affitti brevi e all’impugnazione della legge toscana sul turismo da parte del governo.
“I dati Fiaip 2024 – ha detto Giani – indicano un volume di negoziazioni immobiliari in rialzo. Questo, se da un lato rappresenta un dato positivo sia per chi opera nel mercato delle intermediazioni che per gli stessi proprietari, fornisce uno stimolo all’operatore pubblico rispetto alla necessità di intervenire sul tema casa e di impedire che tante famiglie restino tagliate fuori dal diritto ad avere un’abitazione, protetto dalla Costituzione”.
Giani ha sottolineato “l’importanza del piano casa regionale, sul quale abbiamo pochi giorni fa, insieme all’assessora Spinelli, fatto un primo bilancio ad un anno dall’approvazione. Ma anche la necessità di intervenire con forza sulle politiche abitative, non soltanto in termini di nuove costruzioni ma soprattutto di ristrutturazione del patrimonio pubblico esistente, in modo da mettere immediatamente a disposizione gli alloggi per chi si trova in graduatoria”.
L’utilizzo dei soldi del Pnrr per il piano casa
Per il presidente della Regione Toscana bisogna poi “proseguire con i 93 milioni di euro del PNRR, che vanno ad aggiungersi ai 50 milioni regionali: tutte risorse che devono essere impiegate in modo da evitare che il piano complessivo che vogliamo realizzare rischi di non far fronte ai bisogni immediati e che i prezzi degli immobili continuino a salire impedendo l’accesso a questo diritto a numerose famiglie, studenti e lavoratori”.
Turismo, legge regionale equilibrata
Sulla questione degli affitti brevi e della recente impugnazione della legge toscana sul turismo Giani non ha esitazioni. “Reputo la legge toscana una legge guida, che affronta il tema in collegamento stretto con la gestione dei flussi turistici, che dà forza ai poteri pubblici riguardo alla limitazione della desertificazione dei nostri centri storici e l’espropriazione di sue parti per affidarle a destinazioni di tipo turistico -ha sottolineato ancora-. La ritengo una legge molto equilibrata in quanto non dirigistica, che interviene sugli affitti brevi, ma che invece dà forza ai Comuni per poter, con propri regolamenti, disciplinare in modo appropriato la lettura del proprio territorio. Sono il primo ad essere consapevole che Firenze regolerà gli affitti brevi in un modo ed eserciterà la propria azione di contrasto al fenomeno. Ma per un borgo storico, che si trova in aree interne, con problemi di spopolamento, l’affitto breve può diventare una forma di investimento che merita di essere favorita”.
Il presidente ha quindi concluso auspicando “una politica che dia autonomia ai Comuni in questo senso, e la legge regionale regionale va in questa direzione. Il governo, impugnandola, non ha capito che per contrastare determinati fenomeni di disciplina degli affitti brevi non avrebbe dovuto attendere la nostra legge, doveva rapportarsi con i Comuni sui regolamenti. In questo modo ha interrotto una politica di valorizzazione e promozione turistica molto equilibrata, l’ha fermata in partenza. Si è trattato di un atto politico: evidentemente la gestione toscana del turismo, che sta funzionando, ha creato gelosie”.