Infrastrutture, trasporto pubblico, migliorare la viabilità regionale. Questi alcuni degli obiettivi principali che la Regione Toscana intende raggiungere grazie al Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 al centro dell’accordo firmato tra Regione Toscana e Governo alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il Fondo rappresenta una vera e propria opportunità per un disegno strategico di interventi sull’intera Toscana. Con le risorse impegnate, per un totale di 7,5 miliardi (grazie anche a fondi PNRR e a fondi strutturali europei) l’obiettivo è fare della regione, con il supporto del Governo, un cantiere di crescita occupazione, sostenibile, che migliorerà la qualità dei servizi e della vita dei cittadini .
Le risorse saranno impiegate per grandi e piccole opere ma tutte strategiche, ospedali, difesa del suolo, casse di espansione. Un capito a parte è dedicato alle infrastrutture per la mobilità, alla cura del ferro e della gomma perchè migliorare la viabilità significa, nella visione regionale, permettere alla Toscana di tenere il passo con il piano di sviluppo del Paese. In quest’ottica rientra la scelta di far diventare strada regionale toscana l’asse di collegamento Siena e Grosseto col Monte Amiata, garantendo maggiore fluidità e sicurezza di accesso a quella che è una delle aree interne più rilevanti della Toscana. Questo grazie al finanziamento di 65 milioni per il Cipressino, strada per cui la Regione intende raggiungere anche altre risorse regionali o derivanti dall’accordo con Enel per la Geotermia.
Gli interventi sulla viabilità: dall’area metropolitana al Casentino
I finanziamenti saranno utilizzati per l’area metropolitana fiorentina, a Lastra a Signa, Signa, Campi Bisenzio; in Valdinievole, a Larciano, a Pieve a Nievole, a Monsummano; per l’area pisano livornese nei tratti che si connettono alla Fi-Pi-Li, all’area lucchese e a Cortona dove potrà finalmente realizzarsi la tangenziale che fluidificherà l’accesso a uno dei luoghi più belli della Toscana.
Ad Arezzo sarà importante il quasi completo finanziamento per la realizzazione del nuovo ponte di Buriano in grado di alleggerire dai carichi quello che è un monumento storico con l’antico ponte, dirottando sulla moderna struttura quello che sarà uno dei primi passaggi per la tangenziale attraverso la SR 71 tra il Casentino, Arezzo e la Valdichiana. Se per la Toscana le strade costituiscono un primo importante capitolo è anche significativo aver previsto i primi finanziamenti per una strada urbana di assoluto significato a Firenze quale quella che da viale XI Agosto può garantire una viabilità scorrevole per il centro ospedaliero di Careggi.
Investire sul trasporto pubblico
Altro pilastro fondamentale è l’intervento sul trasporto pubblico, con il completamento della tranvia verso Sesto Fiorentino che porterà in una prima fase la T2 dall’aeroporto di Peretola fino al Polo scientifico universitario, prevedendo per l’immediata fase successiva il secondo lotto che collegherà il polo scientifico e il liceo Agnoletti al centro di Sesto.
Investire nel trasporto pubblico e sulla cura del ferro è anche il modo migliore per promuovere la Toscana diffusa cara al presidente Giani: “Quella Toscana ovvero che attraverso le strade riduce le sue distanze”, ha detto ai nostri microfoni poco prima di incontrare Meloni.
Infrastrutture, non solo strade
Quando si parla di infrastrutture e di sviluppo infrastrutturale di un paese, in questo caso di una regione, non si fa riferimento solo a quelle viarie. Rientrano gli le opere che saranno finanziate con i soldi del FSE e magari con altre risorse che arriveranno anche l’ampliamento del nuovo ospedale di Cisanello e gli impianti sportivi. Tra gli interventi sull’impiantistica sportiva previsti quello per il palazzetto per le attività di base a Pistoia o il rifacimento dello storico stadio di Piombino, nonché il restyling del velodromo delle Cascine, della nuova palestra di via Gemignani e della palestra polifunzionale a San Salvi in Firenze. La realizzazione di interventi che possano consentire la bonifica di aree industriali da trasformare – è ancora il caso di Piombino – si accompagna poi a 110 milioni peraltro già anticipati per la realizzazione di scuole e musei, nonché per interventi a sostegno delle imprese. Importantissima la radicale ristrutturazione dopo la tromba d’aria della scuola alberghiera a Massa e il museo Cesarini Sforza nella piazza Centrale di Santa Fiora sull’Amiata.