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Il borgo di Meliciano si trasforma in un teatro a cielo aperto per un giorno con “Incroci”

Sabato 26 agosto la compagnia teatrale Broken Jump mette in scena la tradizionale “Promenade” di fine estate, un giorno per celebrare l’antico e modernissimo rito del teatro

In provincia di Arezzo si trova un paesino che una volta l’anno trasforma le sue vie, le sue piazze e le sue case in un teatro diffuso.

Un sogno ad occhi aperti che ogni anno dal 2018 si ripete grazie alla Compagnia Broken Jump diretta da Michele Guidi e Samuel Angus McGehee che dà vita a un progetto chiamato “Promenade” con l’intento di inserire il teatro in spazi non convenzionali.

Broken Jump è un compagnia di artisti che si dedica alla creazione di spettacoli che portano il teatro fuori dal teatro, in luoghi non convenzionali di particolare interesse culturale, con l’obiettivo di creare una nuova sinergia artistica tra comunità e territorio con un evento collettivo.

L’originalità di “Promenade” sta infatti nell’interazione tra gli attori e la comunità che ospita l’evento. Tutti partecipano attivamente nella realizzazione di due giorni di spettacoli in un esempio di teatro site specific.

Promenade si ripeterà anche quest’anno per un giorno solo: sabato 26 agosto, inizio alle 17, prenotazione obbligatoria alla mail:  prenotazioni.brokenjump@gmail.com.

Quest’anno non c’è un vero e proprio tema, – ci ha spiegato il direttore artistico (insieme a Samuel Angus Mc Gehee) Michele Guidi – la tematica la farà il pubblico. Gli “Incroci” (da cui il titolo) saranno creati dal pubblico che sarà diviso in sei gruppi. Ogni gruppo sarà guidato da una maschera che lo porterà in sei stazioni diverse. La cosa bella è che queste stazioni sono abbastanza vicine tra di loro, quindi ci saranno in cui il pubblico si incrocerà, come “traffico umano”. Per ogni stazione abbiamo scelto un linguaggio diverso, ci sarà: teatro danza performativo, teatro di immagine, teatro di figura con i pupazzi, teatro di narrazione, una conferenza una cosa ancora più antica del teatro e infine una video installazione. Quindi sei stazioni diverse, ognuna di loro durerà circa venti minuti, per un totale di due ore e mezzo.

Sono tante le difficoltà che affrontate per  realizzare ogni anno un’esperienza così bella, cosa vi dà la forza di andare avanti?

Quello a cui teniamo di più è che ogni anno sia uno spettacolo originale, io e Sam adoriamo la sperimentazione, è una cosa che il pubblico vede con occhi diversi, è un sogno. Chi ce lo fa fare non lo so, Dioniso? La nostra passione totale per il teatro. Facciamo questo lavoro da tanti anni, ma aver trovato la comunità di Meliciano è stato un regalo perchè farlo in un altro luogo non sarebbe la stessa cosa. Negli ultimi anni siamo diventati più realisti e meno sognatori, esperienze nate dal basso come questa in un paese come l’Italia non sono quasi più possibili. Il problema è che come collettivo siamo più artisti che organizzatori e ancora dobbiamo crescere.

Come scegliete gli artisti che ogni anno partecipano e danno forma a Promenade?

Abbiamo un nucleo di aficionados che dal primo anno ad oggi ci hanno seguiti in questa avventura. Sabrina, Jessica e Valentina per esempio sono con noi da sempre. Non vogliamo nessun ‘ego’ da prima donna, non è così lo spettacolo. Viene sempre prima la ‘visione’ del progetto che ci parla e ci chiede gli attori e attrici giuste. C’è sempre qualche esterno perchè vogliamo unire professionisti ad amatoriali, è una cosa a cui teniamo molto. Questa cosa non cambierà mai, crediamo nel mix dei linguaggi, nel vortice che si crea. Broken Jump nasce sette anni fa anche grazie all’incontro con l’Accademia dell’Arte-European Theatre di Villa Godiola ad Arezzo da cui vengono sempre delle risorse. Direi che ci sono sempre facce nuove ogni anno.

Cos’è il teatro per te?

Per me il teatro è un rito, è una cosa talmente antica e ancestrale che non è mai stata sconfitta. Questa è la potenza del teatro, ha una magia in sè più forte di tutte le arti, insieme alla musica, smuove tanto. Io credo molto nel teatro politico anche se in Italia lo vediamo molto poco. Un teatro che ti lascia riflettere, ti scuote dentro, ti lascia qualcosa che ti rimane per giorni. Per me il teatro è anche una forma di verità in cui ti rispecchi e ti stacchi dal quotidiano. Il teatro ti fa riflettere, questo dovrebbe essere, lo è dal tempo dei Greci è questa sua potenza. Il teatro può anche solo far sognare, io non sono un esteta, non penso che il teatro debba essere bello, per me deve scuoterti le budella, strapparti qualcosa dentro e lasciare che il tempo ricucisca questa ferita che poi è saggezza.

Qual è la situazione del teatro in Italia?

In Italia il teatro ha perso il suo ruolo, vedo grandi spettacoli con grandi nomi, grandi macchine che però non funzionano. Bisognerebbe fare dei passi indietro nelle produzioni italiane. Devo dire che però dalle nicchie, dalle difficoltà e da questa crisi stanno nascendo dei fiori molto forti. La chiamata al teatro ora è fortissima, ci sono molti iscritti a teatro, è una forma di linguaggio che sta aiutando in un’epoca in cui finalmente la salute mentale è riconosciuta come importante e la corsa all’oro del lavoro in qualche modo sta rallentando, anche se siamo sempre di corsa. Il teatro ha un ritmo differente quello della vita, mentre noi stiamo andando verso l’accelerazionismo del lavoro.

Chi viene a Meliciano vedrà il teatro in luoghi non convenzionali. Noi crediamo molto nel site specific, voremmo fare un manifesto e stiamo studiando da diversi anni facendo tanta ricerca. È una  cosa nuova, c’è bisogno di fare teatro fuori dai teatri, sono chiusi, sono dati ad ‘amici’, ‘colleghi’ di politici. La politica è entrata nel teatro come una piovra e ha preso tantissimi spazi, che non sono lasciati ai professionisti. Spesso sono in mano a compagnie amatoriali che sono da anni nel territorio. C’è un dato di fatto i ragazzi della mia età non sono dentro quelle realtà, i teatri sono gestiti da persone che hanno 60-70 anni, non c’è svecchiamento. Il lavoro ai giovani nel nostro ambito è solamente retorica. È un lavoro che viene retribuito in maniera scandalosa, quasi nessuno vive solo di teatro.

Dopo gli spettacoli ci sarà una cena organizzata dal Circolo di Meliciano. 

Sabato 26 agosto, inizio alle 17, prenotazione: prenotazioni.brokenjump@gmail.com

Informazioni sull’evento:

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