Giornata di riflessione sul tema dell’accesso alle terapie innovative, un tema fondamentale soprattutto per quanto riguarda l’oncologia, durante il convegno promosso da Motore Sanità con il contributo del Consiglio regionale della Toscana che si è svolto nelle sale dello spazio espositivo Ciampi a palazzo del Pegaso.
“Da questo palazzo, che a me piace definire la casa di tutte le toscane e i toscani, è partita, grazie agli Stati generali della salute, una grande campagna di ascolto per consentire a tutti i cittadini, ovunque essi vivano, di accedere alla stessa qualità e accessibilità in termini di servizi socio-sanitari, senza più differenze fra chi abita nelle città più grandi e chi vive nei piccoli borghi o nelle aree più periferiche rispetto ai grandi centri”, così il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo in apertura dei lavori.
“Stesso obiettivo – ha proseguito – deve essere quello dell’accesso ai farmaci e alle terapie innovative che, per fortuna, grazie alla ricerca e ai forti investimenti, riusciamo a ottenere. Sono felice che oggi queste mura possano ospitare questo momento di approfondimento e confronto che vede la Toscana all’avanguardia. L’obiettivo di tutti noi deve essere quello di migliorare, quello della politica deve essere quello di ascoltare e raccogliere suggerimenti e sollecitazioni che arrivano dagli utenti e dai professionisti della sanità. Gli Stati generali devono servire a rilanciare tutte le migliori esperienze, e sono tante quelle toscane, e metterle sempre più in rete così da moltiplicare gli effetti positivi su tutto il territorio”.
“Il tema dell’accesso ai farmaci e alle terapie innovative – ha spiegato il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni – è molto rilevante, per cui ben vengano convegni come questi per fare il punto e condividere le best practice. Sottolineo, a tal proposito, che abbiamo fatto un accordo con le aziende farmaceutiche affinché, nel periodo che intercorre tra le autorizzazioni necessarie da parte di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e di EMA (Agenzia europea per i medicinali) e l’immissione del farmaco in commercio, il farmaco venga fornito alla Regione Toscana a un prezzo simbolico”.
“Rendere disponibile l’innovazione quando effettivamente utile” è l’obiettivo da centrare per Gianni Amunni, coordinatore scientifico dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica di Firenze. “I criteri di appropriatezza con cui vengono individuati i farmaci innovativi – ha precisato Amunni – supportano fortemente la necessità della disponibilità del farmaco. Sono necessarie però alcune precisazioni: da un lato occorre distinguere fra innovazione vera e novità; se siamo di fronte all’innovazione vera, dobbiamo lavorare perché ci sia la condivisione dei professionisti sulle indicazioni e la rapida disponibilità dell’innovazione secondo criteri di equità. Dall’altro lato, occorre affrontare la sostenibilità con una valorizzazione economica dei risultati (cronicizzazione, guarigione, la riduzione delle fughe dalla propria sede)”.
Annamaria Parente, presidente della commissione Sanità del Senato nella diciottesima legislatura, ha spiegato come ci si trovi di fronte a una situazione paradossale “abbiamo tantissimi farmaci nuovi, soprattutto oncologici, che rendono la vita più facile ai malati, e molte volte non c’è un accesso facile. Noi siamo qui in Toscana per capire quali siano le strade per rendere accessibili i farmaci per tutti e in tutto il territorio nazionale. Noi come legislatori abbiamo avuto la possibilità di costituire un fondo sui farmaci innovativi, soldi che vanno oltre le risorse regionali, e dobbiamo capire dove si inceppa il meccanismo e come renderne facile l’accesso”.