Francesco Mazzei è stato confermato, per il terzo mandato, alla guida del Consorzio tutela vini della Maremma Toscana, che presiede dal 2018.
Alla guida del Consorzio che conta 465 aziende
La riconferma è arrivata ieri con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell’ente consortile che conta ad oggi 465 aziende associate, di cui 124 aziende “verticali”.
Fiorentino, classe 1959, Mazzei è amministratore delegato della Marchesi Mazzei e ricopre anche la carica di presidente Avito, l’associazione che riunisce 24 Consorzi vitivinicoli della Toscana, i quali forniscono praticamente la totalità della produzione Dop e Igt regionale con oltre 1 miliardo di fatturato (11% di quello nazionale), oltre a guidare l’Associazione L’Altra Toscana.
“Sono onorato della fiducia che mi viene riconosciuta – sottolinea Mazzei – si sono raggiunti risultati incoraggianti riguardo la notorietà e l’apprezzamento della denominazione, ma vi è ancora molto lavoro da fare. La Doc Maremma Toscana ha fatto degli evidenti passi in avanti ed è auspicabile agire in continuità con gli obiettivi del programma di sviluppo messo in campo. Proseguiremo in quella direzione cercando di portare avanti al meglio tutti gli impegni istituzionali, dalla valorizzazione alla promozione della denominazione, puntando su quattro ulteriori asset: razionalizzazione del disciplinare, ricerca, enoturismo, e
sinergia con gli altri consorzi sul territorio”.
Doc Maremma Toscana: obiettivo 10 milione di bottiglie
Per Mazzei “siamo pronti a proseguire con una squadra rinnovata e motivata. Continueremo a lavorare per mantenere alta l’attenzione sulla qualità e sulle tradizioni vitivinicole della Maremma Toscana. Tra i punti di forza da cui ripartire ci sono certamente il miglioramento del valore del brand Doc Maremma Toscana, in buona parte raggiunto con il Vermentino e che perseguiremo anche per le altre tipologie di vino previste dal disciplinare”.
“La nostra Denominazione è tra le più dinamiche della regione – conclude Mazzei – e si trova al quinto posto per l’imbottigliato tra le Dop toscane, resta fermo l’obiettivo dei 10 milioni di bottiglie nel medio periodo, massa critica indispensabile per avere visibilità sui mercati.”