In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri Pisa ha ospitato una settimana di eventi dedicati al Sommo Poeta organizzati dalla Scuola Normale che ha raggiunto il culmine con una lettura integrale e collettiva della Divina Commedia al Camposanto monumentale.
Sabato 11 settembre ospite speciale della tre giorni di letture dantesche l’attore Maurizio Lombardi che si è esibito nella “mirabile lettura” del XXXIII Canto dell’Inferno “…disperato dolor che ‘l cor mi preme”.
Maurizio Lombardi al termine della lettura ha dichiarato “Siamo maledettamente toscani. Dante rasenta la cultura contemporanea, descrive quello che sente”.
Grande emozione anche per Renato Raimo, conduttore della serata: “Questa Torre, cosiddetta della Fame, oggi ha brillato nel ricordo di un Poeta che passa dalla storia e si proietta direttamente nel futuro”.
In piazza dei Cavalieri, tante cittadine e cittadini hanno ascoltato una delle vicende più tragiche della storia italiana, resa vera e propria leggenda dalla Divina Commedia, quella del Conte Ugolino della Gherardesca.
“Stasera – ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo – siamo in una delle piazze più famose al mondo, resa immortale da Dante che con i suoi versi racconta il rapporto contrastato che aveva con Pisa. Questa città – ha continuato – rappresenta l’idea che e l’identità che voglio dare del Consiglio regionale della Toscana: un luogo capace di tenere insieme la storia e il radicamento ai propri valori e alla propria cultura, come ci ha ricordato la bellissima lettura di Lombardi, e il futuro, la speranza, la ripartenza rappresentate dalle ali del Pegaso e confermate dall’avatar ‘Divina’ che abbiamo inaugurato poche ore fa”.
Per il sindaco Michele Conti, la lettura del Canto dell’Inferno “ci riporta alla storia della nostra città e dei nostri cittadini”. Allo stesso modo l’installazione dell’avatar che legge i volti e li traduce in terzine “dimostra quanto Pisa sia all’avanguardia con una Università costantemente proiettata verso il futuro e impegnata a fare tanta ricerca”.