Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Firenze il 19 giugno per la celebrazione dei 170 anni dello Stabilimento chimico farmaceutico militare, l’unica officina farmaceutica di Stato – nata a Torino e trasferita nel 1932 a Firenze – nella sede in via Reginaldo Giuliani. Il capo dello Stato torna così in Toscana a tre settimane dalla sua ultima visita, l’omaggio a Barbiana per il centenario della nascita di don Milani, e le commemorazione della strage dei Georgofili.
Arrivato alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, è stato salutato dai viaggiatori che in quel momento si trovavano all’interno della stazione: Mattarella ha sorriso e rivolto un gesto di saluto con la mano.
Arrivato allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, è stato accolto dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dalla prefetta Francesca Ferrandino. È seguita una visita all’interno dell’Istituto, guidata dal direttore dello Stabilimento Gabriele Picchioni, insieme al direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa, Nicola Latorre, al sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, e al segretario generale della Difesa, generale Luciano Portolano. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il questore Maurizio Auriemma, l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, e il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo.
La produzione di “farmaci orfani” per più di tremila pazienti
Lo Stabilimento fiorentino garantisce a più di 3mila pazienti i cosiddetti “farmaci orfani”, cioè quei farmaci utili per trattare malattie rare “che non hanno un mercato sufficiente per ripagare le spese del loro sviluppo”, come ha spiegato Latorre. “Vogliamo guardare al futuro e adeguare l’attività dello Stabilimento alle nuove sfide”, ha poi aggiunto.
A chiudere la cerimonia e a salutare il presidente Mattarella, le note dell’Inno d’Italia e l’onore alla bandiera.
Prima di partire, il Capo dello Stato ha avuto un colloquio con il sindaco di Firenze, Dario Nardella. “Ho ringraziato il presidente Mattarella per la grande vicinanza verso la nostra città – ha poi riferito il primo cittadino – abbiamo parlato dello straordinario periodo che la città sta vivendo dal punto di vista turistico ed economico e anche il presidente era favorevolmente colpito dal fatto che Firenze sia piena di visitatori italiani e stranieri, nell’industria del turismo orbitano circa 25mila famiglie”.