È stato celebrato giovedì scorso il primo matrimonio nel complesso di Santa Maria Novella, a Firenze, dove da poco è possibile dirsi di sì con rito civile nei locali della ex infermeria. L’amministrazione comunale ha deciso di mettere l’area a disposizione, dei fiorentini e non, per la celebrazione di massimo due matrimoni civili alla settimana (martedì e giovedì alle 13).
Per quanto riguarda le tariffe, questi due giorni saranno completamente assimilati alla cosiddetta ‘attività istituzionale doverosa’, cioè non si pagherà niente se uno degli sposi è residente a Firenze o è iscritto all’Aire (anagrafe italiana residenti all’estero) di Firenze. Per tutti gli altri saranno applicate, in base al luogo di residenza, tariffe diversificate e graduate, che aumenteranno (in maniera modulare) in base a tre criteri: se uno degli sposi è residente nella provincia, se uno degli sposi è residente in Italia e se gli sposi sono entrambi residenti all’estero.
Al di fuori delle giornate stabilite tutte le altre richieste verranno autorizzate unicamente sulla base della disponibilità dell’ufficio matrimoni del Comune. In questo caso saranno per tutti a titolo oneroso.
“Si tratta di un nuovo, importante servizio per la cittadinanza in un contesto allo stesso tempo esclusivo e scenografico – ha sottolineato il vicesindaco Cristina Giachi – in questo modo offriamo anche la possibilità di conoscere e riscoprire uno dei luoghi più belli della nostra città. Una proposta di grande richiamo soprattutto per gli stranieri, affascinati dall’arte e dalla cultura italiana”.