Il penitenziario di Massa al lavoro in questo momento di grave emergenza che sta mettendo a dura prova anche la Toscana. All’interno del carcere saranno infatti prodotte dai detenuti 5 mila mascherine in tessuto non tessuto al giorno.
“La collaborazione tra istituzioni è sempre importante e determinante per una buona gestione del bene comune – sottolinea il direttore generale della Asl Maria Letizia Casani – ma lo è ancor di più in momenti di difficoltà e di emergenza, come quelli che stiamo attraversando”.
Già attivati anche tutti i sopralluoghi e le ispezioni della Asl Toscana Nord Ovest per garantire le misure igieniche del processo produttivo. Le mascherine saranno realizzate secondo gli indirizzi redatti dalla Regione Toscana che, con l’ordinanza 17 del 19 marzo, ha stabilito le caratteristiche tecniche e le prove di sicurezza effettuate dall’Università di Firenze. Si tratta di “presidi che hanno le stesse caratteristiche di quelli testati dall’Ateneo fiorentino e possono essere utilizzati esclusivamente, nei check point, dai cittadini e da eventuali accompagnatori che devono recarsi in strutture sanitarie territoriali e ospedaliere”.