“Guarda come sono belli. Questi sono i bus su cui saliremo anche noi”. Una madre si rivolge a suo figlio durante una mattina di sole in piazza degli Aranci, a Massa. La situazione è di per sé anomala. Siamo di fronte a Palazzo Ducale, l’edificio rosso e un po’ barocco che vide il suo primo splendore con Alberico I Cybo-Malaspina nel cinquecento e che poi fu reso più contemporaneo due secoli dopo per volontà di Teresa Pamphili, sposa del duca Carlo II. La piazza è pedonale, tutt’attorno ci sono alberi di agrumi. È primavera. L’elemento inconsueto che ha attirato l’attenzione dei massesi, tra cui molte madri con figli al seguito, è la lunga fila di bus posteggiati di fronte all’ingresso.
I nuovi bus
Sono sette Mercedes-Benz Conecto prodotti da EvoBus. Tutti con la livrea bianca, quasi immacolati. Quasi, appunto. Perché a Massa e Carrara questi nuovi autobus circolano già da un paio di settimane e pare siano già molto apprezzati. Il motivo? “Semplice, perché sono nuovi” ci dice con il sorriso sul volto – quasi scherzando – Jean-Luc Laugaa, amministratore delegato di Autolinee Toscane. Lo dice prima di spiegarci tutte le caratteristiche di questi mezzi euro 6: l’ottima climatizzazione, un sistema migliore di aerazione, il minor impatto ambientale (con riduzione delle emissioni di oltre il 70%), la sicurezza e, ultimo ma non ultimo, il comfort.
Obiettivo Europa
La necessità di rinnovare era forte, anzi fortissima. Sul territorio, circa la metà dei 147 mezzi in dotazione hanno più di 15 anni di vita e una trentina hanno già raggiunto il primo decennio di attività su strada. “L’eta media dei bus in Toscana è di dodici anni, mentre la media europea è di sette” ci ricorda il presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli. “Il nostro obiettivo è quello di portare la regione in linea con la media europea”. È questa la sua promessa. Ma com’è ovvio che sia ci vorrà tempo.
Investimenti e assunzioni
Quel che è certo è che si lavorerà su due fronti. Il primo, quello non scontato ma anch’esso necessario, è procedere entro pochi mesi all’assunzione di nuovo personale. Un’annuncio, questo, che prende corpo e voce proprio in piazza degli Aranci. Il secondo è il progressivo rinnovamento della flotta: l’investimento da 300 milioni consentirà la messa in strada di 2.100 nuovi mezzi in tutta la Toscana in 9 anni. Il primo step si dovrebbe concludere entro il 2023, con l’impiego di 40 milioni di euro per 201 nuovi bus. Tra cui questi sette appena presentati a Massa. “Altri nuovi mezzi andranno ad aggiungersi entro fine anno” assicura Gianni Bechelli. “Saranno in tutto ventisette”.
Il sogno “sostenibile” del bus elettrico
E mentre Jean-Luc Laugaa annuncia il nuovo logo e il nuovo payoff dell’azienda – che avverrà in estate e che forse sostiuirà il motto ‘siamo in movimento’ (“Sarà la dimostrazione concreta del cambiamento”, ci dice l’ad di Autolinee) – a esprimere soddisfazione sono anche il sindaco di Massa Francesco Persiani (“I nuovi mezzi? È la risposta importante che aspettavamo da tempo”) e il consigliere di Regione Toscana Giacomo Bugliani, che già guarda al futuro, all’innovazione e alla sostenibilità. “È un giorno importante. Mi auguro che presto ci siano altri nuovi mezzi, ma anche l’acquisto di autobus da parte degli enti pubblici, Regione compresa. Ma che siano elettrici, affinché possano rappresentare davvero il segno del cambiamento” aggiunge. “Le opportunità offerte dal Pnrr potrebbero avere un ruolo importante”.