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Massa, ecco Aisha la mascotte dell’ospedale del Cuore. Un progetto che porta la firma anche di Paola Cortellesi

Inaugurata la statua-mascotte, protagonista anche del libro “Tutte le storie di Aisha”: a leggere e cantare le fiabe l’attrice Paola Cortellesi che si è innamorata di Aisha e del progetto a sostegno dell’ ospedale di Massa.

Inaugurazione Aisha ospedale del Cuore di Massa - © Instagram Fondazione Monasterio

Aisha è una giovane scimmietta, che un giorno ha una brutta sorpresa: il suo cuoricino Bumbùm di fare il bravo non ne vuole proprio sapere, è malato. Aisha per guarire dovrà allora recarsi nella “Città dei Cuori”, e con coraggio affrontare un cammino di cura e guarigione, non senza la compagnia di Nobùr, un saggio medico scimmione e della Principessa Aidàn.

Nelle figure di Nobùr e della Principessa Aidàn non si nascondono altro che due dei medici dell’“Ospedale del Cuore” della Fondazione Toscana G. Monasterio, che ogni anno cura e dona una nuova speranza a bambini con problemi congeniti al cuore.

Aisha è la giovane mascotte dell’ospedale del Cuore di Massa, presentata questa mattina ai piccoli pazienti, alle loro famiglie e alle istituzioni.

Ideata da Sandra van Borries, scrittrice, biologa e mamma di Paola, una bambina, oggi quasi donna, nata con un cuore capriccioso e curata all’Ospedale del Cuore, Aisha è anche la protagonista del libro “Tutte le storie di Aisha”, illustrato da Frank Espinosa con una partecipazione d’eccezione: a leggere e cantare le fiabe l’attrice Paola Cortellesi che si è innamorata di Aisha e del progetto a sostegno dell’ ospedale di Massa.

L’artista, 19 candidature al David di Donatello, con il suo film C’è ancora domani, ha anche “abbracciato” tutti i bambini  presenti all’inaugurazione di questa mattina, 22 aprile, e l’intera Monasterio con un emozionante video di saluto. Da stamani infatti una grande scultura colorata della scimmietta, con il suo immancabile cuoricino Bumbùm, accoglie bambini e bambine nel giardino dell’ospedale e ogni spazio destinato ai più piccoli è diventato il luogo delle avventure di Aisha.

“E’ difficile  spiegare ad una bambina di 3 anni l’ospedale, la malattia e l’intervento, se non attraverso una buona dose di fantasia – ha spiegato Sandra von Borries autrice e creatrice di Aisha – Per questo ho scritto le storie avventurose di Aisha: per aiutare mia figlia e, con lei, i bambini e le bambine ricoverate e le loro famiglie. Ma anche per dire grazie a tutto il personale dell’Ospedale del Cuore per lo straordinario lavoro e la grande carica umana”.

“Oggi è davvero un giorno di festa per noi – ha aggiunto Marco Torre, direttore generale del Monasterio – siamo felici di condividerlo con tante persone e tanti bambini. Ringrazio infinitamente Sandra per averci regalato storie splendide e una  fantastica mascotte e ringrazio Paola Cortellesi per il video che ci ha dedicato,  il suo impegno a sostegno del progetto di Aisha  e  le sue parole di amicizia sono per noi un grande motivo di orgoglio. Grazie e ancora grazie. L’umanizzazione delle cure – ha continuato Torre – è un impegno costante di Monasterio. E’ fondamentale che i nostri pazienti si sentano accolti e vivano, il più possibile, un ambiente familiare. Ancora più importante quando parliamo di bambini. Aisha sarà per i nostri piccoli pazienti un’amica speciale, come per noi amiche speciali sono Sandra von Borries e Paola Cortellesi”.

Da oggi insomma Aisha terrà compagnia e regalerà qualche sorriso ai piccoli pazienti dell’Ospedale del Cuore. E non lo farà da sola. Con lei ci sono tanti amici: la principessa Aidàn, trasposizione narrativa della dottoressa Nadia Assanta, Direttrice dell’Unità di Patologie Cardiache dell’infanzia, lo scimmione Nobùr, trasposizione, invece, del dottor Bruno Murzi, storico direttore di Cardiochirurgia Pediatrica, la fata infermiera. Sono loro che aiutano il cuore raffreddato della scimmietta e di tutti i bambini in un reparto diventato Città dei Cuori.

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