La musica segue le parabole della vita, prima la paura, poi la gioia ed ancora la gratitudine. Lei si chiama Samantha, è una musicista inglese, incinta di 32 settimane e in vacanza in Versilia. Una grave complicazione la costringe ad un parto d’urgenza e ad una lunga e difficile degenza, ma per fortuna tutto va per il meglio: Mirabelle – così si chiama la piccola – nasce e la mamma si lascia ispirare dal suono dei telefoni che squillano incessantemente nel reparto per comporre una sinfonia dedicata agli operatori sanitari, “rapsodia italiana”.
La storia
Inizia tutto un caldo pomeriggio estivo del 2022. La famiglia inglese – formata da Samantha, Charles e dal loro figlio Alfie – è tranquillamente in vacanza in Versilia, quando Samantha subisce una rottura delle membrane e un’emorragia. La placenta è malposizionata e un parto naturale sarebbe fatale per mamma e neonata. Dopo la corsa all’ospedale “Versilia”, un taglio cesareo d’emergenza salva entrambe.
Un mese in terapia intensiva
Nasce così Mirabelle, una bimba di 1700 grammi che deve essere rianimata e portata in terapia intensiva neonatale. Le cose si complicano ancora perché l’infezione delle membrane che ha scatenato il parto pretermine colpisce anche Mirabelle, che sviluppa una sepsi e un’alterazione della coagulazione. Sono giorni duri, anche perché Samantha e la sua famiglia sono lontani da casa, ma tutto il personale sanitario – infermiere e infermieri, dottoresse e dottori, insieme ai volontari dell’associazione “Piccole Stelle” – li aiutano e li sostengono.
Le terapie funzionano e Mirabelle migliora costantemente: dopo un mese nell’unità di Terapia intensiva neonatale, la bimba può essere dimessa e tutta la famiglia torna a casa a Londra.
La rapsodia composta dalla musicista inglese per l’ospedale “Versilia”
Un anno è passato e Samantha ha trasformato tutto questo vortice di emozioni ed esperienze in musica, che diventa un grazie a chi ha salvato la sua vita e quella di Mirabelle. Ha così arrangiato le suonerie dei telefoni che sentiva continuamente in reparto e composto una rapsodia italiana, che ha regalato a tutto il settore materno infantile dell’ospedale “Versilia”.