È stata una lunga notte di paura in Toscana, colpita duramente dalla tempesta Ciaran.
Come ha reso noto il presidente della Regione Eugenio Giani sono stati finora oltre mille gli interventi effettuati a Campi Bisenzio, Cerreto Guidi, Carmignano, Prato, Montemurlo, Quarrata, province di Pisa e Livorno.
La mattina in Toscana c’erano circa 40mila utenze rimaste senza energia elettrica, ora sono 20.500, grazie al lavoro di una task force di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, composta da 450 persone.
Sono 554 i vigili del fuoco al lavoro tra le province di Firenze, Pistoia, Pisa, Livorno e Prato colpite dal maltempo: 423 arrivano dai comandi toscani, 131 sono giunti in rinforzo da altri comandi d’Italia. In azione attualmente 4 elicotteri della flotta aerea nazionale dei vigili del fuoco provenienti dai reparti volo di Arezzo, Cecina, Genova e Roma.
Giani nella notte ha dichiarato lo stato di emergenza regionale e questa mattina ha parlato con la premier Giorgia Meloni: in mattinata il Consiglio dei Ministri ha approvato per la Toscana lo stato di emergenza nazionale per dodici mesi, per le province di Firenze, Pisa, Pistoia, Livorno e Prato. Lo stato di emergenza – come si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei ministri – è stato deliberato in seguito agli “eventi di eccezionale intensità verificatisi a partire dal 2 novembre 2023 che hanno determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, causando alcune vittime, l’allagamento e l’isolamento di diverse località, nonché l’evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni”.
Considerando “la necessità di dare immediata risposta alla popolazione colpita, è stato disposto un primo stanziamento di 5 milioni di euro per garantire le misure e gli interventi più urgenti volti al soccorso e all’assistenza alla popolazione e al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione rifiuti e delle macerie”.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato Giani per esprimere la sua piena solidarietà per la situazione.
“Non avevamo mai registrato così tanta pioggia in così pochi minuti – ha scritto Giani sui social – quello che è avvenuto stanotte in Toscana ha un nome chiaro: cambiamento climatico. Dobbiamo impegnarci tutti per contrastarlo, senza rinunciare davanti al dinsiteresse altrui”.
Cnr: non pioveva così da 50 anni, ancora pioggia nel weekend
Erano almeno 50 anni che non pioveva con questa intensità in Toscana, dove sono caduti 190 mm di pioggia in tre ore, e le avverse condizioni meteo proseguiranno nel weekend colpendo ancora il Nord della regione, con possibili temporali, secondo le previsioni di Valerio Capecchi, meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr di Regione Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche.
In particolare sono in particolare previsti nuovi temporali sul Nord e Nordovest della Regione, anche quindi nella zona di Campi Bisenzio colpita la scorsa notte dall’alluvione. Dopo una pausa la mattina di domani, nella seconda parte della giornata sarà attiva una nuova perturbazione che produrrà i suoi effetti in tutto il weekend.
La piena dell’Arno passata senza criticità a Firenze, esondato il Bisenzio a Prato
Tra le province più colpite quella di Prato, di Pistoia e il Fiorentino. Riguardo agli ospedali allagati sono stati risolti i problemi di accesso all’ospedale di Pontedera, in via di risoluzione all’ospedale di Borgo San Lorenzo e al Pronto Soccorso di Prato.
Per i corsi d’acqua “risultano rotture – spiega sempre stamani il presidente Giani via social – sul Bisenzio a Santa Maria a Campi, sul Marina a Villa Montalvo, sul Fosso Reale, sull’Agna a Montale, sulla Stella a Casini di Quarrata, sul Bardena e sul torrente Iolo. Livelli in calo su Ombrone Pistoiese e Bisenzio ma la situazione è ancora molta critica”.
Per quanto riguarda l’Arno, come ha scritto sempre sui social Giani, la piena a Firenze è gia passata questa mattina “senza criticità” ed è “prevista nelle prossime ore a Pisa all’interno delle soglie di riferimento.”
Invece a Prato ieri notte è esondato il fiume Bisenzio nel quartiere di Santa Lucia. Il fiume ha portato via le auto parcheggiate e l’acqua è entrata all’interno dell’ospedale Santo Stefano, allagando i sotterranei e una parte del piano terra. Per il sindaco di Prato Matteo Biffoni “il sopralluogo in città è stato uno shock. L’emergenza non è finita, ci sono zone ancora con strade allagate a Casale, Iolo, gli argini del torrente Bardena sono stati sfondati. Persiste una situazione di estrema difficoltà a Santa Lucia e Figline.” A Prato sono caduti 155 millimetri di pioggia in poche ore, “un evento che da quel che sappiamo non accadeva da almeno due secoli” ha aggiunto il sindaco Biffoni.
A Prato resteranno chiuse anche domani le scuole di ogni ordine e grado, anche se dai primi sopralluoghi effettuati già ieri sera dalla Protezione
civile e dai tecnici del Comune non sono state evidenziate particolari criticità.
I danni più gravi a Campi Bisenzio, Montemurlo e Stabbia
Intanto sono proseguiti incessantemente per tutta la mattina i salvataggi dalle abitazioni a Campi Bisenzio, comune del Fiorentino dove, come spiega la protezione civile della Metrocittà, si è registrata la situazione più grave per il maltempo. Gli allagamenti superano gli 800 ettari e ci sono al momento circa 50 persone sfollate in seguito all’alluvione che si trovano a Spazio Reale, nello spazio allestito dal Comune nel centro della diocesi per coloro che hanno lasciato la propria abitazione.
[mark]”Siamo ancora in piena emergenza, niente è ancora fatto. C’è ancora un disperso, abbiamo strade allagate, dobbiamo capire come soccorrere persone per non far passare a loro la notte al buio”[/mark] ha detto il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri, che ha effettuato un sopralluogo nelle zone maggiormente colpite dall’alluvione.
Altra situazione critica, si spiega dalla Protezione civile, a Stabbia, nel comune di Cerreto Guidi. Qui sono 20 le persone evacuate dalle proprie abitazioni e sono in corso le operazioni di pulizia delle strade con l’ausilio di idrovore e pale meccaniche.
A Montemurlo si è registrata un’ondata maltempo senza precedenti con 200 mm di pioggia. Anche qui sono ancora in corso i soccorsi su tutto il territorio comunale dove manca nella quasi totalità l’energia elettrica dalle 19 di ieri a causa di un guasto sulla cabina di distribuzione principale. “La priorità in queste ore è il salvataggio delle vite umane, delle persone rimaste imprigionate nelle auto o bloccate in casa. Sono stati allestiti due centri di accoglienza alla Misericordia di Montemurlo e di Oste dove hanno trovato accoglienza le persone rimaste bloccate in zona. Alla Misericordia di Oste è stato allestito un posto medico avanzato” ha spiegato il sindaco.
Paura e tensione questa notte tra gli abitanti del paese di Seano, vicino a Prato, per i danni causati dall’esondazione del torrente Furba. Il carico di acqua si è unito a quella che non defluiva dalle fognature e ci sono stati allagamenti nelle strade dell’abitato.
Allagamenti anche a Pontedera e nel Pistoiese
Allagamenti nella notte anche a Pontedera e in tutta l’area della Valdera e del Cuoio, in provincia di Pisa, anche al piano terreno dell’ospedale Lotti (che questa mattina sta tornando alla sua funzionalità progressivamente) e nel municipio. Alle 7.30 è arrivata in Valdera la colonna mobile della protezione civile regionale mentre dalle 4.30 operano anche i militari dell’esercito per liberare scantinati e piano basso invasi dall’acqua.
Allagamenti e situazione critica anche a San Miniato e negli altri comuni del Cuoio che per tutta la notte hanno fatto i conti con fossi gonfi incapaci di smaltire la pioggia e strade allagate.
Nel Pistoiese, dove al momento c’è anche vento forte, le situazioni più gravi rimangono gli allagamenti che hanno interessato dalla serata di ieri i comuni
della Piana a causa di esondazioni di torrenti alla periferia est di Pistoia, ad Agliana, Quarrata e Serravalle Pistoiese. Allagamenti anche nei comuni di Lamporecchio, Larciano e Monsummano Terme.
A Quarrata, dove il centro abitato è allagato, nella notte il torrente Stella ha rotto un argine in località Catena, e poi è fuoriuscito anche il torrente Fermulla: i residenti della zona sono stati invitati a raggiungere i piani alti e sono state fatte anche alcune evacuazioni. Quindici famiglie sfollate sono state ospitate nella villa medicea La Magia e solo oggi pomeriggio stanno rientrando nelle loro case.
A Casalguidi, nel comune di Serravalle, una delle zone più colpite, ci sono strade e autorimesse allagate e case senza corrente elettrica.
Mareggiate e vento forte sulla costa
A Livorno il traffico portuale è bloccato, con vento di Libeccio fino 120 km/h e sono fermi anche i traghetti per l’Elba.
Intanto una mareggiata fortissima sta provocando allagamenti e disagi a Marina di Pisa dove un tratto del viale a mare è stato nuovamente chiuso al transito pedonale e veicolare perché invaso da acqua e detriti con i sassi spinti da onde alte diversi metri che arrivano sulla strada.
Forti raffiche di vento si stanno registrando anche in Versilia. Sulla costa a Viareggio si registrano mareggiate, l’acqua è arrivata sul Belvedere delle
Maschere in piazza Mazzini. Allagata la Passeggiata mentre il canale Burlamacca è al limite, esondato in più punti.
Alberi caduti e black out a Massa Carrara
In provincia di Massa Carrara sono decine gli alberi caduti nelle ultime ore a seguito del violento nubifragio di ieri sera e del forte vento attuale. Tra le aree maggiormente colpite c’è il Comune di Fivizzano, dove ieri sera era inoltre uscito dagli argini il torrente Aulella, uno dei principali affluenti del fiume Magra, ancora sotto osservazione in queste ore. A Pontremoli qualche episodio di allagamento nelle abitazioni, più caduta di alberi e alcune frane che hanno costretto a modifiche alla viabilità, compresa la strada statale della Cisa.
Tante le segnalazioni in Lunigiana di black out e guasti elettrici che hanno coinvolto circa 6mila persone che abitano nei vari comuni dell’area.