È passato il colmo di piena dell’Arno e la portata è in lieve calo, ma resta naturalmente alta l’attenzione sulla situazione del fiume, soprattutto nell’area pisana.
Rimane chiuso il ponte tra Lastra a Signa e Signa, mentre sono stati riaperti quelli nell’area empolese.
Stamani nella Sala operativa unificata della Protezione civile regionale, in collegamento con il Dipartimento nazionale, è stato fatto il punto sulle criticità in atto.
I problemi maggiori si registrano in provincia di Firenze, in particolare in Mugello, nell’Empolese e a Sesto Fiorentino, dove, in accordo con gli uffici regionali del Ministero della cultura, è stato attivato il modulo beni culturali per intervenire sulla biblioteca dell’Istituto De Martino.
In Mugello stanno intervenendo colonne mobili della Protezione civile di Umbria, Marche e Liguria ed anche nell’Empolese saranno attive unità della Protezione civile nazionale, come era stato richiesto ieri dal presidente Eugenio Giani al ministro della Protezione civile Musumeci.
Tecnici e volontari sono al lavoro per verificare gli effetti degli allagamenti e nel monitoraggio di eventi franosi. Al momento non risultano cittadini isolati, dopo che è stata risolta la criticità di Vaglia (Fi).
In provincia di Prato si segnalano una frana sulla Sr 325, sopra Vernio, e allagamenti in comune di Carmignano, dove il sindaco ha richiesto l’intervento di volontari.
Segnalati movimenti franosi anche in provincia di Pistoia, mentre nell’area pisana, detto dell’attenzione per l’Arno, sono in corso interventi per allagamenti a Montopoli, Vicopisano e Palaia.
A Livorno è stata chiusa, in entrambe le direzioni di marcia, l’uscita Vicarello della S.G.C. Fi-Pi-Li.
E’ stato riaperto in mattinata il ramo di allacciamento (R42) tra l’A1 Firenze Scandicci e la Sgc Fi-Pi-Li “precedentemente chiuso a causa del maltempo, grazie a una progressiva riduzione dell’intensità delle precipitazioni che hanno interessato il settore Toscano a partire dalla serata di ieri e durante le prime ore di questa mattina”.