Più di 100 interventi della Protezione Civile regionale per arginare i danni dal maltempo che nelle ore passate ha colpito gran parte della Toscana. Nella notte tra martedì e mercoledì, si sono registrati rovesci nella zona costiera mentre l’Arno, come fa sapere il presidente della Regione Eugenio Giani, ha raggiunto i 900 metri cubi al secondo a Pontedera e 850 a Pisa ma sempre sotto il primo livello.
A Montemurlo, in provincia di Prato, sono state evacuate martedì sera 18 famiglie, 40 persone dopo che ha iniziato a staccarsi una frana dalla montagna con la discesa dal costone di acqua, fango, pietre ed alberi. Un provvedimento adottato in via precauzionale: Montemurlo è stato infatti uno dei comuni più colpiti dall’alluvione del 2 novembre 2023.
Restando a Prato, un grande pino è caduto in via Caruso e ha travolto un’auto: il conducente è uscito da solo e illeso.
Volontari della protezione civile hanno posizionato nel pomeriggio sacchi di sabbia a protezione di alcune abitazioni a Figline di Prato, l’abitato a nord della città che il 2 novembre 2023 fu travolto dall’alluvione. Sempre nel pratese è stata chiusa la Sr 325 (ex statale per Bologna) per una frana in località Pusignara e Casa Cantoniera.
Nella parte nord della Toscana, a causa di una frana, è stata chiusa al traffico la strada statale 665 Massese.
Tra i fiumi, la Regione ha segnalato l’Ombrone Pistoiese al primo livello di guardia nelle località Pontelungo (Pistoia), Ponte alle Vanne e Poggio a Caiano (Prato). Il Bisenzio al primo livello a San Piero a Ponti (Firenze), il Cecina al primo livello a Castelnuovo di Val di Cecina e a Riparbella (Pisa). Il Sovata e il Bruna al primo livello, l’Ombrone al primo livello nella provincia di Grosseto