C’è anche Lucignano, nell’aretino, il borgo “perfetto” con l’albero d’oro. E Viareggio, la città finalista a Capitale della Cultura 2024. Sono i due “luoghi del cuore” toscani indicati da altrettanti testimonial per il censimento del patrimonio culturale italiano lanciato, per l’undicesima volta, dal Fai-Fondo ambiente italiano. Ma è molto più di una lista di borghi, monumenti e città: è infatti possibile votare fino al 15 dicembre tutti i luoghi del cuore, quelli a cui si è più legati, per finanziare un progetto di recupero e restauro. Per votare basta accedere al sito Fai, indicare il nome del posto che, per valore culturae, storico o artistico si preferisce – o si ritiene abbia bisogno di sostegno – e votare, inserendo, se si vuole, una foto e spiegando il perché.
Lucignano e Viareggio sono stati indacati, rispettivamente da Marco Magnifico, presidente Fai, e dall’attrice Amanda Sandrelli. Un consiglio per questi due simboli della Toscana che già hanno ricevuto parecchi voti. Ma l’invito è “votare il vostro luogo del cuore, votate un paese che vi sta a cuore e che ha bisogno della vostra, della nostra segnalazione per guardare serenamente al futuro”, spiega il presidente Fai.
Lucignano, un borgo unico al mondo: la forma elittica e l’albero d’oro degli innamorati
Il borgo di Lucignano, in provincia di Arezzo, domina la Val di Chiana da una una collina. Famoso per la sua pianta elittica perfetta, con una strada che attraversa tutto il paese. Piccolo, ma denso di storia. C’è un salone affrescato da Ademollo nel palazzo comunale e la Chiesa di San Francesco, con un “Trionfo della morte” dei primi anni del Quattrocento. E poi c’è una reliquia unica al mondo, risalente alla prima metà del Quattrocento per la cui lavorazione – fatta da maestri orafi senesi – c’è voluto più di un secolo: un grande albero d’oro di due metri con i pendagli di corallo e cristalli, composto da dodici rami, che ha in cima uno Cristo crocifisso e un pellicano che si becca il petto.
L’opera è chiamata anche l’albero dell’amore e a spiegarlo è proprio il testimonial del borgo, il presidente Fai Marco Magnifico: “Invita tutti gli sposi novelli a baciarsi lì davanti per far funzionare il matrimonio. Io l’ho fatto”.
Viareggio: la scelta di Amanda Sandrelli per un “vero” teatro
Amanda Sandrelli, tra i testimonial della campagna 2022, ha indicato Viareggio come luogo del cuore perché dice, “è la città dove è nata mia madre, è la città dove ho passato l’infanzia ed è una città che in questo momento non ha un teatro vero e proprio. Il Politeama, che era uno spazio meraviglioso, è chiuso e mi piacerebbe tanto che potesse riaprire”. Recuperare uno spazio di cultura, è questo dunque uno dei motivi che spinge l’invito.
Viareggio ha anche mostrato le sue grandi ricchezze e potenzialità nella presentazione della candidatiura a Capitale italiana della Cultura 2024, quando è entrata nella rosa delle dieci finaliste. Un progetto di rilancio, che va oltre l’immagine della città legata al mare della Versilia e al Carnevale e che ha visto in prima fila proprio Stefania Sandrelli.
Il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale
Una tradizione, ormai, quella del censimento Fai che chiama gli italiani a partecipare. Dal 2003 ad oggi sono stati raccolti 9,6 milioni di voti in favore di oltre 39mila luoghi in più di 6.500 comuni: sono posti cari, da salvare dall’abbandono, dal degrado o dall’oblio, affinché siano recuperati e valorizzati, conosciuti e frequentati. In collaborazione con Intesa Sanpaolo, sono stati sostenuti ben 139 progetti di restauro e valorizzazione in 19 regioni.
I premi
I luoghi più votati verranno premiati con il finanziamento di un progetto: 50mila euro, 40mila euro e 30mila euro saranno assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato. Dopo la pubblicazione dei risultati, verrà poi lanciato il bando per la selezione dei progetti di intervento presentati dai proprietari, pubblici o non profit.
C’è poi una classifica speciale cui spetterà il Premio Intesa Sanpaolo: “I Borghi e i loro luoghi”. Al vincitore andrà un massimo di 20mila euro a fronte della presentazione di un progetto. Riguarderà soprattutto le località che soffrono lo spopolamento e il degrado di territori e comunità. Potrano partecipare i piccoli comuni con meno di 5mila abitanti e i singoli luoghi votati che ne fanno parte, quindi edifici, piazze, ponti, mura, porte urbiche, chiese, fontane e giardini.