Torna a Firenze dal 10 al 12 dicembre il Lucia Festival con una terza edizione diffusa. Dalla Manifattura Tabacchi la rassegna si trasferisce in cinque diverse sedi: Villa Galileo, la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz, l’Orto botanico, The Stellar e The Recovery Plan.
Lucia è un festival internazionale che ospita narrazioni audio provenienti da tutto il mondo che grazie alla sottotitolazione sono contenuti accessibili a tutti. Oltre alle sessioni di ascolto, Lucia offre anche un calendario di performance live e incontri con autori e audio maker.
Altra novità di quest’anno sono le visite guidate a Villa Galileo (il 10 dicembre – alle 18:00 e alle 21:00) e all’Orto botanico (l’11 dicembre -alle 14:00 e alle 15:00) in collaborazione con il sistema Sistema Museale d’Ateneo Università degli Studi di Firenze.
Il programma della tre giorni di Lucia
Il Festival si apre venerdì 10 dicembre alle 18:30 a Villa Galileo (Via Pian dei Giullari 42), con “Corpi celesti, corpi in relazione” una lecture del Professor Emanuele Pace, astrofisico del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze, che ci aiuterà a riconnettere i puntini tra il nostro innato bisogno di raccontare storie e la ricerca dell’ignoto che da sempre ci contraddistin- gue.
Nella stessa sede sarà presentato Meteor Bodies di Kate Donovan, lavoro prodotto nell’ambito del programma di mentorship europea You Are So Sound!, un percorso di formazione e produzione ideato da Radio Papesse e Lucia Festival con il sostegno della European Cultural Foundation. Meteor Bodies parla di meteore, meteoriti, di corpi celesti e corpi in trasformazione (ore 19 e in replica alle 21:30). È un lavoro che parte dalla storia di Ann Elizabeth Hodges colpita nel 1954 da un meteorite di circa 4 chili per intrecciare riflessioni più ampie sulla cura, sul sentirsi protetti, sui sogni.
Chiude la serata (alle 19:30 e in replica alle 22) la performance live di Sparizioni, una produzione di Muta Imago per Radio India / Teatro India e opera finalista al Prix Europa 2021. In esclusiva per Lucia Festival, Riccardo Fazi presenterà per la prima volta dal vivo uno degli episodi del programma, il sesto, Fly Me to the Moon: un road-podcast live attraverso i crateri lunari che oscilla tra no- stalgia del futuro, mancanza di senno e desiderio di tornare a casa.
La mattina dell’11 dicembre, la fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz (Via dei Servi 51) ospita due lavori “dal futuro”: Life Chronicles of Dorothea Ïesj S.P.U di Almare e Vagues de Chaleur di Charo Calvo.
In programma alle 10:30 Vagues de Chaleur è un un’audio fiction che intreccia fantascienza ed ecofemminismo. Finalista nel 2021 a Phonurgia Nova, racconta la storia di Phalena, una creatura del futuro e membro di una civiltà sotterranea che scopre un documentario sonoro del 2020.La sorprende sentire delle donne che parlano di menopausa, gravidanza, amore, ecofemminismo e cambiamento climatico. Ispirata da loro, decide di registrare un messaggio per la superficie.
Life Chronicles of Dorothea Ïesj S.P.U di Almare (ore 12:15, alla presenza degli autori) prende spunto dall’archeologia sonora e in particolare dalle teorie dell’archeo-acustica e descrive un futuro immaginario in cui il suono può essere estratto dagli oggetti e dalla materia. Life Chronicles è un audio romanzo che indaga il legame tra capitalismo dei dati, tecnologia e creazione di valore.
Nel pomeriggio dell’11 dicembre, il festival prosegue all’Orto botanico – Sistema Museale d’Ateneo (Via Pier Antonio Micheli 3) con una selezione di storie che attraverso diversi linguaggi, dal documentario alla poesia sonora e al paesaggio sonoro ci riportano alla natura.
La serata si conclude presso The Stellar (Lungarno Soderini). Qui a partire dalle 18:30 tre lavori aprono un capitolo del Festival dedicato al corpo individuale, alle sue radici biologiche e mitiche e alle sue relazioni con ambiente e comunità: Il était un père di Leslie Menahem (produzione Arte Radio), Iolanda mi nant de nòmini di STUDIOLANDA (Giorgia Cadeddu e Vittoria Soddu) e A stork story di Jasmina Al Qaisi (entrambi prodotti nell’ambito di YASS 2020).
Domenica 12 dicembre, lo spazio The Recovery Plan (in Via Santa Reparata 19r) ospita Il cuscino in testa non basta, un panel dedicato al ventennale di Genova, attraverso l’ascolto e il confronto di alcune produzioni podcast uscite nel corso del 2021: un confronto sulle ferite generazionali, sulla dissoluzione di un corpo sociale, sulla forza del racconto audio per riscoprire la storia, e forse un po’ guarire.
Alle 15:30 la pluripremiata giornalista Maartje Duin presenta e discute di Plantation of our ancestors, un podcast intreccia la storia di due famiglie e il passato coloniale dei Paesi Bassi.
Chiude il programma la sessione dedicata ai due lavori prodotti grazie al Premio Lucia 2020: Diario di una fenice irrequieta di Francesca Berardi e, in versione live, Un estremo atto di amore di Viso Collettivo (Luca Morino, Federico Pianciola, Riccardo Salvini).
A metà sessione, tra il primo e il secondo ascolto, saranno annunciati i progetti vincitori della II edizione del Premio Lucia, un concorso per la produzione di storie audio promosso in collaborazione con la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale (ADN) Pieve Santo Stefano. La giuria composta da Natalia Cangi (ADN), Tiziano Bonini (UNISI), Sara Poma (Chora Media) Marco Stefanelli (pro- ducer indipendente) e Radio Papesse, assegnerà due premi di produzione – 2000 e 1000 € – a due degli oltre 60 progetti arrivati quest’anno.
Un festival fruibile anche online
I lavori audio e i video di sottotitolazione di Lucia 2021 saranno disponibili, durante e dopo il festival , sul sito www.luciafestival.org. Grazie alla rinnovata collaborazione con il Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina SDIAF e MLOL, i lavori saranno fruibili anche sul portale DigiToscana MediaLibraryOnline – la biblioteca digitale toscana ad accesso libero – per gli utenti di tutte le reti bibliotecarie della Toscana.