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Lucca è pronta ad accogliere la marea arcobaleno per il Toscana Pride 2024: attese migliaia di persone

Una festa ma anche l’occasione per denunciare l’omolesbobistransafobia e chiedere una legge nazionale contro ogni discriminazione. L’assessore regionale Nardini: “Famiglia è dove c’è amore”

Toscana Pride a Pisa 2019 - © Nicola Gronchi

Lucca è pronta a tingersi dei colori arcobaleno per accogliere il Toscana Pride 2024. Una festa quella in programma sabato, 7 settembre, e sono attese migliaia di persone ma anche e soprattutto l’occasione per denunciare in modo trasversale l’omolesbobistransafobia e affermare il diritto alla libertà di ciascuno (qui il documento politico).

“La libertà di orientamento sessuale è una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro Paese e la Toscana, in occasione del Pride, ribadisce il suo impegno per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti”, ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “La marea arcobaleno che si ritroverà a Lucca saprà anche quest’anno lanciare un forte messaggio per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni”.

Da anni la Toscana ha dato la propria adesione al Pride e sfila con la comunità LGBTQIA+ per chiedere reale uguaglianza di diritti e per difendere la libertà di ogni persona di essere chi è e di amare chi ama, e quest’anno lo farà con una motivazione anche maggiore. Lo ha detto chiaramente l’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini: “Il messaggio che mandiamo è chiaro: mentre alcune istituzioni, a partire dal Governo, voltano le spalle alla comunità LGBTQIA+ e sferrano attacchi ai diritti e alla dignità delle persone, Regione Toscana c’è. Stiamo assistendo ad un chiaro attacco alla comunità LGBTQIA+, in particolare alle persone transgender, penso all’ispezione che ha coinvolto il Centro di riferimento per i percorsi di affermazione di genere di Careggi, nata per ragioni puramente politiche, e alla squallida campagna che è in corso addirittura contro le bambine e i bambini delle famiglie arcobaleno. Non è accettabile che si faccia propaganda politica sulla pelle delle persone, a maggior ragione delle più piccole e dei più piccoli. Non sono frutto di un reato universale. La destra si riempie la bocca della parola ‘famiglia’ ma non esiste una sola famiglia, esistono le famiglie e vanno tutelate, tutte. Perché famiglia è dove c’è amore”.

Quello che la Regione Toscana che venti anni fa è stata la prima a dotarsi di una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere chiede è una legge nazionale contro le discriminazioni.

“Una legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere e contro la misoginia e l’abilismo, il riconoscimento delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali, una legge sulle adozioni anche a single e coppie dello stesso genere, una nuova legge per il diritto all’autodeterminazione delle persone trans* e non binarie e una legge che vieti le terapie riparative”, ha aggiunto Monia Marcacci portavoce del Toscana Pride che si aspetta una grande partecipazione all’evento di sabato nonostante il Comune di Lucca non abbia dato la propria adesione alla manifestazione.

Lo slogan dell’edizione 2024

“Indomitə e Fierə” è il claim della manifestazione e Giulia Sommariva, in arte Thegiuboxe, è l’artista che ha illustrato il manifesto del Toscana Pride.  “L’immaginario dei miei progetti è legato al mondo LGBTQ+ e alle feste, per la libertà e l’inclusività che si respirano. Le protagoniste sono creature eccentriche e colorate, che esprimono fiere la loro personalità, con elementi e richiami della cultura disco e dal mondo della moda. La scelta dei colori è importante: mi piace usare tinte elettriche e piene che creino un’atmosfera giocosa e destabilizzante allo stesso tempo, mi piace immaginare un mondo in cui non esistano pregiudizi legati al genere o all’estetica di una persona, dove nessuno debba vergognarsi o sentirsi inadeguato. Un mondo fatto di gentilezza, musica, collaborazione, glitter” ha dichiarato l’artista.

La parata

Il ritrovo del grande corteo di sabato 7 settembre è dalle ore 16.00 presso piazzale Risorgimento, la partenza è prevista intorno alle 16:30. Il percorso prevede il passaggio in Viale Cavour, Viale della Repubblica, Piazzale Umberto I, Porta San Pietro, Via Carrara, Corso Garibaldi, Baluardo San Paolino, Via delle Mura Urbane, Baluardo San Donato e terminerà a Piazzale San Donato. Sono previste performance di artisti, marching band e musica dai carri. Le realtà che saranno presenti con mezzi sono: AGEDO Firenze, Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Firenze “Altre Sponde”, Arcigay Prato-Pistoia “L’Asterisco”, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Coming Out (Valdinievole, Zona del Cuoio, Piana di Lucca), Famiglie Arcobaleno (Toscana) e IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze). L’Official Party del Pride si terrà a Torre del Lago e la festa coinvolgerà i tre celebri locali della marina: Baddy, Mamamia e Boca.

I numeri del Toscana Pride

Il Toscana Pride è nato da un percorso politico intrapreso nel 2016 da un’ampia rete di associazioni toscane che oggi compongono il Comitato promotore: AGEDO Livorno, AGEDO Firenze, Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Livorno L.E.D Libertà e Diritti, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Arcigay Firenze “Altre Sponde”, Arcigay Prato-Pistoia “L’Asterisco”, Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Coming Out (Valdinievole, Zona del Cuoio, Piana di Lucca), Associazione Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta, Rete Genitori Rainbow.  Da quest’anno, ci sono alcune importanti novità che riguardano le istituzioni aderenti che ad oggi sono circa trenta. Il Comitato promotore del Toscana Pride ha deciso di vincolare il patrocinio ad un impegno concreto delle Istituzioni nella promozione e nella tutela dei diritti LGBTQIA+* attraverso azioni concrete e misurabili (es: adesione alla Rete Ready, riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, supporto ai CAD, iniziative di sensibilizzazione, campagne di promozione dei diritti, ecc.) e ha chiesto a tutte le rappresentanze istituzionali dei Comuni aderenti di partecipare al corteo senza gonfaloni.Le adesioni di associazioni, partiti e altre realtà sono oltre trenta.

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