Ci sono chef che rincorrono per anni la Stella Michelin senza riuscire mai a coronare quel sogno che resta così impossibile. E c’è chi quel macaron sull’insegna all’ingresso del ristorante preferisce rispedirlo al mittente. È la scelta, controcorrente, degli chef del ristorante Giglio a Lucca.
A quella Stella avevano rinunciato già da maggio, scrivendo alla Guida Rossa più amata dai gourmet, ma si è scatenato l’inferno sul web dopo il post condiviso sui sociale del ristorante lucchese. Si tratta di una scelta tutt’altro che avventata, al contrario ben ponderata.
Gli chef Stefano Terigi, Lorenzo Stefanini e Benedetto Rullo del ristorante Giglio di Lucca hanno spiegato sui social che vogliono tornare a “essere il ristorante di una volta“. Ritrovare il piacere di una cucina contemporanea gioiosa e mai seria. Al contrario un po’ anarchica e ribelle.
“Vogliamo essere liberi di improvvisare i menu in base agli ingredienti che abbiamo a disposizione. Vogliamo poter fare il lavoro che amiamo senza doverci preoccupare degli standard altrui, concentrandoci sui nostri clienti affinché possano vivere un’esperienza culinaria informale, accessibile, ma pur sempre di altissimo livello. Ma soprattutto vogliamo che il Giglio ci somigli, ci rispecchi, ci racconti” spiegano i tre chef.
E del Giglio a Lucca scrivono infine: “Vogliamo sia un ristorante in cui andremmo a mangiare tutti i giorni, dalle cene in famiglia alle occasioni speciali”. Si apre quindi una nuova era come il titolo del post lascia intendere: un moderno convivio nell’ancien régime.