Che i tempi stiano cambiando lo s’intuisce già dal fatto che si torna a parlare di Lucca Comics & Games e del suo programma. E questa è già una notizia che basta a se stessa e che fa intravedere la luce in fondo al tunnel. Che fosse evidente il bisogno di cultura – cioè di questo tipo di cultura, contaminata e crossmediale – si è capito dalla grande attesa che ha preceduto l’annuncio, dalla nobiltà del contesto in cui la prima presentazione ufficiale è avvenuta (auditorium di San Francesco), dai giornalisti presenti (una trentina in sala e quasi un centinaio collegati in streaming), dalle istituzioni che hanno presenziato garantendo tutto il loro appoggio (praticamente tutte) e dagli artisti che ci hanno messo fin da subito la faccia e il talento. Quindi sì, possiamo dirlo: bentornata Lucca Comics & Games.
Biglietti e logistica
Per chiarire fin da subito le principali novità e sgombrare il campo da ogni possibile dubbio – anche se, ne siamo certi, ci saranno ugualmente domande di ogni tipo, tecniche e logistiche, che ognuno riverserà immancabilmente su ogni canale o piattaforma disponibile – vi diciamo subito ciò che è necessario sapere. Lucca Comics & Games si terrà in presenza dal 29 ottobre al primo novembre (4 giorni), mentre le mostre saranno aperte dall’8 di ottobre e i campfire inizieranno il 22 (saranno circa 140). Nei giorni del festival sarà consentito un massimo di 20 mila presenze al giorno. Nessun evento sarà ad accesso gratuito e a tutte le strutture che ospiteranno mostra mercato, eventi e spettacoli si accederà solo con l’acquisto di un biglietto giornaliero (20 euro per il lunedì e il venerdì, 22 per il sabato e la domenica) o di un abbonamento (ci sono varie combinazioni possibili; quello per 4 giorni costerà ad esempio 40 euro).
I biglietti saranno acquistabili solo on-line (sono già disponibili sul circuito vivaticket) e si potranno stampare a casa. Ma ovviamente sarà obbligatorio il green pass. Proprio per questo saranno allestiti 3 hub (“Welcome desk”) al Polo Fiere (con parcheggio da 1.400 posti), al Palazzetto dello sport (1.200 posti auto) e in Piazza San Romano (centro storico). Qui, presentando il titolo d’ingresso, dopo il controllo della temperatura e del certificato verde (necessario solo per gli over 12) saranno consegnati i braccialetti colorati che consentiranno l’accesso a tutti gli spazi della manifestazione. Il 60% delle location saranno allestite all’interno della città, il 40% sarà fuori dalle mura. Per consentire gli spostamenti, oltre a potenziare i mezzi pubblici, saranno realizzati accordi anche con società di trasporto privato.
I luoghi del festival
Non ci sarà più il tradizionale padiglione games sugli spalti dell’ex campo Balilla, così come non ci sarà il palco sulle mura per concerti e cosplay. Anzi, non ci saranno proprio i concerti (anche se non mancheranno le presenza “musicali”, ma di questo parleremo più avanti). Però ci sono graditi ritorni, come ad esempio il Palazzo dello sport, che alla manifestazione mancava ormai da 15 anni. Il palasport ospiterà l’evento “collezionando”, con fumetti, tavole originali e gadget. Uno spazio da non trascurare. È proprio qua, in via delle Tagliate, che Andrea Pazienza rilasciava un’intervista intima e lacerante di fronte alla telecamera di Red Ronnie. Era il 1984. Ed è sempre qua che a metà degli anni Novanta, in un piccolo stand dotato solo di un tavolino e una sedia, c’era un giovane Leo Ortolani con la prima edizione dello Squalo.
Le altre location? È presto detto: le mostre saranno a Palazzo Ducale (sede della Provincia di Lucca) e al Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca Del Monte di Lucca; la Star Comics sarà in piazza San Michele; gli editori di fumetti in Piazza Napoleone e Piazza Bernardini; Lucca Games sarà nel complesso dell’ex Cavallerizza e al Real Collegio; i cosplay troveranno casa a Villa Bottini, il Graphic novel theatre al Teatro del Giglio, il Japan nei 5 mila metri quadrati di del Polo Fiere e e il Music & cosplay – che quest’anno si chiamerà Rock ‘n’ comics – nel complesso di San Francesco. Una quindicina di sedi in tutto, tutte in spazi chiusi, sicuri e controllati.
Dante e Ariosto
Eppure, al netto di ogni preziosa informazioni sul come e dove accedere, quel che conta è anche e soprattutto la proprosta culturale. E di tutte e 55 le edizioni, qualunque fosse il nome delle manifestazioni che hanno preceduto il “Comics & Games”, la storia ha inizio con la presentazione del manifesto, che ogni anno riassume bene il senso e il significato del percorso che attende i tanti appassionati. In tal senso, la scelta di omaggiare Dante in occasione dei 700 anni dalla sua morte era prevedibile ma non scontata. E allora ecco il manifesto, ottimamente realizzato da Paolo Barbieri, che col sommo poeta ha già avuto qualcosa a che fare (basta leggere “L’Inferno di Dante” di Sergio Bonelli Editore).
Barbieri ha immaginato la città di Lucca nel cuore di Dante. “Ho disegnato una strada sospesa nel cielo. Ed ecco che dalla veste rossa il poeta ci mostra questa città fantastica che apre i suoi luoghi al festival” racconta l’autore. Una strada che ci accompagna verso un mondo immaginario, passando anche attraverso quel labirinto dantesco che ha la forma di quello scolpito sulla pietra della cattedrale di San Martino.
Di mistero in mistero, da mito a mito. E così, passando dal claim “a riveder le stelle” (che oggi suona come un ritorno progressivo alla normalità che tutti auspicano e inseguono), ecco che si arriva anche alle “Terre furiose” dell’Ariosto. A rendere omaggio ai cinque secoli di Ludovico in Garfagnana saranno Licia Troisi, Roberto Recchioni, Vanni Santoni e Luca Enoch.
Gli editori
“Essere qui è un’emozione. Siamo pronti a ricominciare” ha detto Emanuele Vietina, direttore di Lucca Crea (e della manifestazione). “Stanotte molti di noi non hanno dormito. I prossimi quarantacinque giorni non saranno facili…”. Con il solito piglio deciso e a tratti ironico, Vietina ha ben fotografato il momento. Sa bene che per organizzare un festival come questo ci vogliono almeno quindici mesi e che il tempo a disposizione, stavolta, è a malapena un terzo. La pandemia non ha certo facilitato le cose, tutt’altro. Eppure il programma, enorme come sempre, si sta a poco a poco svelando. Al cinema e alle serie tv, così come a buona parte del gaming, saranno dedicate presentazioni specifiche nelle prossime settimane (a proposito, il 20 ottobre è già in programma a Milano la conferenza stampa nazionale).
Intanto sappiamo che i principali editori saranno presenti coi loro autori. Da Edizioni BD a Coconino Press, da BAO Publishing a Tunué fino a Feltrinelli Comics, che arriverà a Lucca con, tra gli altri, Leo Ortolani e Fumettibrutti. Solo ieri Panini aveva appena annunciato che quest’anno non presenzierà alle fiere autunnali di settore, ma a Lucca sarà ugualmente presente (non con uno stand, ma con eventi in streaming). Bonelli, che è partner del festival, sarà invece presente, ma solo con eventi in presenza che saranno trasmessi anche on-line.
Eventi da non perdere
Il programma, come detto, sta prendendo forma. E come sempre capita è talmente denso da non poter essere declinato in una narrazione lineare e facilmente comprensibile. Quindi ci limiteremo a ricordare le celebrazioni per il centenario del Milite Ignoto (e qua Gipi ci ha messo lo zampino), i dieci anni di Skybound, la presenza di Mauro e Matteo Corona per L’ombra del bastone (edito da Mondadori), Roberto Saviano (che presenterà Sono ancora vivo, BAO Publishing, illustrato dall’israeliano Asaf Hanuka) e le mostre di Walter Leoni, Teresa Radice e Stefano Turconi, Giacomo Bevilacqua, e soprattutto le due stanze di Palazzo Ducale dedicate a Will Eisner, il gigante.
Tuono day
Un po’ di commozione, seppur contenuta a stento, ha accompagnato l’annuncio del ritorno al Graphic novel theatre, che potremmo banalmente ridefinire come il fumetto a teatro. Le emozioni non nascono dal contenitore, ma dal contenuto. Una delle due opere che saranno portate in scena è infatti ispirata al lavoro di Tuono Pettinato, autore onnipresente al festival e recentemente (e prematuramente) scomparso. Lo spettacolo si chiamerà “Corpicino a teatro. Pagine nere per nere cronache”, con la regia di Francesca Caprioli e la cura di Cristina Poccardi. E mentre Emanuele Vietina annuncia l’organizzazione del “Tuono day”, la madre Lia, presente in sala, prende la parola. E con la voce comprensibilmente rotta dall’emozione ringrazia a nome suo e di suo figlio dicendo che “questa era una manifestazione che Andrea amava molto”. E la manifestazione amava lui, così come tutti noi. Il secondo degli spettacoli in programma sarà invece “L’Oreste, quando i morti uccidono i vivi”, con Claudio Casadio e i disegni di Andrea Bruno.
Musicisti che amano il fumetto
Infine la musica. Non quella suonata, non stavolta. Un po’ a sorpresa, durante la prima vera presentazione di Lucca Comics & Games 2021, ecco che appaiono Pau dei Negrita (prima) e Caparezza (poi), che saranno presenti al pari di Lacuna Coil e Shade. No, non suoneranno. Ma saranno tutti presenti al festival. Sì, perché come abbiamo già anticipato, sappiamo che il “Music & comics” è diventato eccezionalmente il “Rock ‘n’ comics”. Uno spazio all’interno del quale s’incontrano i fumettisti che amano la musica e i musicisti che amano il fumetto. A far da collante è un “ragazzaccio di San Concordio”, ovvero Simone Bianchi. San Concordio non è altro che un quartiere della città. Affinché lo sappiate, i quartieri di Lucca hanno quasi tutti il nome di un santo. Ed è qui, a San Concordio, che Emanuele Vietina e Simone Bianchi (che ha disegnato per Marvel e DC Comics) si conoscono e crescono insieme.
Ora a Simone spetta il compito di mettere insieme quest’allegra brigata di musicisti con la passione per la narrazione illustrata. Pau l’ha conosciuto via Instagram, sono diventati amici. “Ho dei trascorsi da disegnatore. Da piccolo replicavo i personaggi Disney. Il fumetto è stato fonte d’ispirazione, ho fatto studi artistici, poi la musica ha preso il sopravvento e mi ha salvato l’anima” racconta Paolo Bruni, per tutti semplicemente Pau. “Poi questo virus malefico ci ha costretto a stare tutti a casa. E per non impazzire ho ricominciato a tirar fuori i vecchi materiali, carte ingiallite e tubetti secchi. Ho ricominciato a disegnare senza ambizione”. Eppure la strada si è aperta e le sue opere saranno in mostra a Lucca.
Michele Salvemini, meglio noto come Caparezza, è quello che Simone Bianchi definisce “il più grande artista” della sua generazione. “È impossibile non volergli bene” dice. E lui, Capa, ricambia. “Non ho mai fatto mistero di essere nato con i fumetti” racconta. “Volevo fare il fumettista ma non sapevo disegnare, quindi ho deciso di diventare io stesso un fumetto”. Ci dice che i suoi concerti sono come uno spettacolo teatrale all’interno del quale “disegna” delle vignette. Ogni canzone è una vignetta e lui ci si muove nel mezzo. Ha amato Bonvi da impazzire, e ora Simone lo sta educando a un altro tipo di letteratura disegnata, dal Watchmen di Alan Moore a Sandman.
I commenti
Questa prima grande presentazione del festival, che segna il ritorno di Lucca Comics & Games in presenza, è stata accompagnato da un potente squillo di tromba. Vietina ha tenuto a sottolineare come non sia un caso che si sia svolta proprio il 21 settembre, nella giornata mondiale della gratitudine. Chissà, magari può essere di buon auspicio.
“Il duro lavoro degli organizzatori, che ringrazio, ha permesso di trovare le modalità più adatte affinché la manifestazione si potesse svolgere in piena sicurezza e tranquillità, permettendo agli editori, agli autori e alle migliaia di lettori e fan di poter godere appieno di questa opportunità unica” ha commentato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Da sempre seguiamo e partecipiamo, supportando questo momento che rende Lucca capitale del fumetto e centro di cultura. Sono i fumetti, le graphic novel e il gaming le forme narrative che raccontano meglio al pubblico, giovane e giovanissimo, la complessità del mondo e i sentimenti umani”.
Mentre per Raffaele Domenici, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il ritorno del festival “rappresenta probabilmente il segnale più atteso da tutto il territorio”, il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, oltre a ricordare che il popolo dei comics si è sempre dimostrato “educato e rispettoso”, ha detto che è proprio “l’integrazione tra il festival e la città monumentale a rendere questo evento tra i più importanti al mondo”. Difficile dargli torto.
Che arte, cultura e fumetto rappresentino l’essenza del festival, ormai, è cosa nota. La presidente di Lucca Crea, Francesca Fazzi, ci ricorda come “in questi anni di pandemia il settore si è espresso con forza” e che confessa di aver “misurato il grande bisogno di cultura che c’è”. Una tendenza che trova conferma nei numeri dell’industria creativa: nell’ultimo anno e mezzo il fumetto ha fatto registrare un più 241% in libreria, mentre la vendita dei videogiochi è salita del 21%.
“Con Lucca Comics si declina la modernità in una città antica” chiosa Luca Menesini, presidente della Provincia e sindaco di Capannori. “Questa è una manifestazione prettamente giovanile. E sono proprio i giovani ad aver maggiormente sofferto le restrizioni. Ecco perché ora è particolarmente importante parlare del festival. Questo è un momento di relazione, di svago, d’intrattenimento. È qui che si trasferiscono e trasmettono le emozioni“. E quindi che così sia. Liberiamo le emozioni, perché torneremo a riveder le stelle.